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Ancelotti: "Dopo il Real Madrid potrei smettere. Una Nazionale? Potrebbe starci"

FUTURO
©Getty

L'allenatore italiano sul suo futuro: "Dopo il Real Madrid potrei smettere. Se mi tengono dieci anni qui, allora allenerò per altri dieci anni. Poi mi piacerebbe stare con i miei nipoti e andare in vacanza con mia moglie, avrò tante cose da fare. Una Nazionale? Potrebbe starci, magari per il Mondiale 2026". Su Benzema, infine: "Continuità e umiltà, non va allenato né gestito. È nel punto più alto della sua carriera, vincerà il Pallone d'Oro"

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In estate Carlo Ancelotti è tornato per la seconda volta al Real Madrid riuscendo, alla prima stagione, a vincere per la prima volta la Liga spagnola. Con questo trionfo, l'allenatore italiano è diventato il primo a vincere tutti i top 5 campionati europei. Ma Ancelotti è il Re di Champions e, dopo aver alzato già tre volte questa coppa, vuole regalarsi il poker con i blancos. I sogni da realizzare sono ancora tanti, ma per la prima volta l'allenatore ex Milan ha parlato anche di futuro e di un possibile ritiro: "Dopo l'avventura al Real Madrid, probabilmente, potrei smettere – le sue parole in una lunga intervista a Prime Video – Se il club mi tiene qui per dieci anni, allora allenerò per altri dieci anni. Poi mi piacerebbe stare con i miei nipoti, andare in vacanza con mia moglie e fare tante cose che ho tralasciato e che invece mi piacerebbe fare. Vorrei andare in tanti posti in cui non sono mai stato, tipo in Australia o a Rio de Janeiro, oppure vorrei andare a trovare mia sorella più spesso. Purtroppo non si può fare tutto, quindi il giorno in cui smetterò avrò tutte queste cose da fare".  

"Nazionale? Un'ipotesi che ci può stare"

Una soluzione intermedia potrebbe essere una Nazionale, ipotesi che Carlo Ancelotti non esclude: "Sì, una Nazionale potrebbe starci ma adesso è prematuro. Sicuramente non sarebbe per il prossimo Mondiale. Magari per il Mondiale 2026, perché no? Potrebbe essere. Il Canada? Mi piacerebbe, certo. Il Canada ha fatto benissimo", spiega l'allenatore.

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"Benzema vincerà il Pallone d'Oro"

E nella prossima stagione Ancelotti potrebbe allenare un super tridente formato da Vinicius, Benzema e Mbappé: "I giocatori bravi possono sempre giocare insieme – prosegue – Una delle caratteristiche di Benzema, nella sua carriera, è stata la continuità. Ha progredito sempre, non ha avuto una carriera di alti e bassi, ma una carriera costantemente ad alti livelli. Forse ora è nel punto più alto della sua carriera. Karim non va allenato, ma neanche gestito, va utilizzato. Si gestisce da solo perché è un grande professionista, molto umile, un grande giocatore. A Benzema non va detto molto, questa è la verità. Al momento è uno dei giocatori più famosi al mondo e mantiene sempre grande umiltà, questa è la sua forza. Non si vince solo per Benzema, dietro c'è una struttura di club molto forte, e la qualità di una rosa di alto livello. Vincerà il Pallone d'Oro".  

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"City? Siamo motivati, possiamo farcela"

Dopo aver vinto la Liga, il presente di Ancelotti è la Champions League e la semifinale di ritorno contro il Manchester City. Il Real Madrid è chiamato a un'altra rimonta, ma Ancelotti è fiducioso: "La squadra è molto motivata e concentrata - spiega l'allenatore in conferenza stampa - Abbiamo l'opportunità di giocare un'altra finale di Champions League. L'atmosfera è fantastica. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma è tutto aperto. Possiamo vincere giocando con cuore, qualità e impegno collettivo. Il City ha un vantaggio ed è molto difficile. Dopo aver vinto la Liga e con l'aiuto del Bernabeu, però, possiamo farcela". Il Real dovrà fare a meno di Alaba, mentre tornerà a disposizione Casemiro: "Il suo ritorno ci rafforza in fase difensiva - ammette l'allenatore italiano - Alaba è importante, ma Nacho farà molto bene". Ancelotti, infine, ha speso parole d'elogio per Foden: "È uno dei più grandi talenti del calcio inglese. Un calciatore fantastico, un attaccante moderno che può giocare in più posizioni. Gli auguro una carriera spettacolare".