Perché la nuova Champions funziona

La nuova formula della Champions funziona! Le perplessità di inizio stagione si sono dissolte, le voci dei contrari a prescindere spazzate via dal nuovo vento della competizione calcistica per club più bella. Chi preconizzava un ultimo turno della prima fase noioso, con partite scontate è rimasto spiazzato. Altro che partite inutili, l’ultimo turno ci regala sfide appassionanti e qualificazioni in bilico. Un esempio? Prendiamo Lilla-Feyenoord. Due buone squadre ma che ovviamente non appartengono all'élite del calcio europeo. Eppure la loro gara promette di essere appassionante. Entrambe a 13: chi vince va direttamente negli ottavi, il posto ai playoff già garantito. Il che significa giocare per vincere, senza timore poi di essere buttato fuori. Di sicuro non sarà una partita bloccata tatticamente. E Manchester City-Brugge? Anche a causa del rendimento folle della squadra di Guardiola, quella che qualche mese fa sarebbe stata archiviata come una specie di allenamento per la squadra di Pep, assume contorni quasi drammatici. Il City se non vince è fuori, il Brugge se fa risultato ottiene una clamorosa e inattesa qualificazione ai playoff. Altra sfida che promette scariche di adrenalina è Stoccarda-Paris Saint Germain. Entrambe le squadre sono sull’orlo del baratro, con 10 punti in classifica. È vero, in teoria un pari potrebbe promuoverle al playoff. Ma attenzione alla differenza reti e ai risultati delle squadre che inseguono. C’è poco da fare calcoli. Poi ci sono i grandi club che hanno deluso nella prima fase e che difficilmente riusciranno a entrare nelle prime otto. Il Bayern Monaco ha una partita agevole in casa con lo Slovan Bratislava ma è molto difficile che 15 punti possano bastare per evitare il playoff. Stessa classifica per il Real Madrid che ha un avversario più insidioso, il Brest rivelazione che sogna l’impresa per entrare addirittura nelle prime otto. Cosa faranno le italiane? Capitolo italiane. L’Inter è quasi certa di entrare direttamente negli ottavi. Basta un pareggio a San Siro contro il Monaco che, al contrario, ha assoluta necessità di vincere per entrare nelle prime otto. I nerazzurri con 16 punti dovrebbero entrare indipendentemente dal risultato di mercoledì. Hanno una buona differenza reti, non dovrebbero avere problemi. Però finire in alto in classifica dopo la prima fase potrebbe garantire un tabellone più agevole nel corso del torneo. Il Milan è padrone del suo destino. Inimmaginabile dopo il pessimo avvio, con le due sconfitte contro Liverpool e Bayer Leverkusen. A Zagabria non sarà una passeggiata. La Dinamo di Cannavaro è ancora in corsa per la qualificazione e per i rossoneri si prepara un ambiente molto caldo. In teoria l’Atalanta ha un compito proibitivo. Deve vincere a Barcellona anche se non è detto che il pari possa bastare. Il Barca è già qualificato ma la storia della Champions insegna che il club non regala nulla. Ne sanno qualcosa Udinese e Inter, battute in casa all’ultimo turno da un Barcellona già promosso. La Juventus ha sciupato un’occasione colossale. Avesse vinto contro il Brugge adesso sarebbe a un passo dall’accesso diretto agli ottavi. Ora deve battere il Benfica e sperare in una complicatissima combinazione di risultati per evitare il playoff. Il Bologna è già fuori ma la sua partita in casa dello Sporting Lisbona non sarà priva di significati. La squadra ha affrontato con orgoglio l’avventura in Champions ed è molto cresciuta dopo un avvio sofferto. E avete visto cosa ha detto Cremonini? Mercoledì sarà una serata speciale per gli abbonati di Sky Sport. Diciotto partite in contemporanea. Tante opzioni, da un incredibile diretta gol a uno zapping selvaggio. Sì, questa nuova formula della Champions funziona davvero.

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Maurizio Compagnoni