Il signore del tempo compie 40 anni: tutti i compleanni da calciatore di CR7

L’ultimo gol del decennio dei trenta Cristiano Ronaldo l’ha segnato lunedì scorso all’Al-Wasl e l’ha fatto da signore del tempo qual è: quasi fermandolo, galleggiando in aria e poi infilando di testa all'incrocio un cross di Sadio Mané . Il timing perfetto. Ci sono qualità che non invecchiano. Oggi Cristiano compie 40 anni, ma molte parti di sé sono lucide e agili come se ne avesse dieci di meno. Chissà se gli è tornato in mente il suo primo compleanno da professionista, 5 febbraio 2003 allo stadio Alvalade di Lisbona, 18 anni festeggiati allo Sporting con una vittoria per 1-0 sull’Academica di Coimbra. Il giovane Cristiano era entrato al posto di Ricardo Quaresma, l’altro scintillante talento dello Sporting, al 59’, in tempo per abbracciare il romeno Nicolae, autore dell’unico gol di giornata. Era, quello, un campionato di transizione dopo la vittoria dell’anno precedente: lo Sporting continuava con Ladislao Boloni in panchina, ma aveva chiaramente in testa, più dei risultati, valorizzazione e cessione dei suoi due prodigi . Che per quanto riguarda Cristiano si concretizzò nell’estate successiva, quando in capo a un’amichevole con il Manchester United furono gli stessi padrini dello spogliatoio inglese a consigliare a Ferguson di prendere “quel ragazzino irriverente ma decisamente bravo”. Appena compiuti i 19 , Cristiano entra all’80’ di una partita drammatica in casa dell’Everton: avanti 3-0, lo United si è fatto rimontare. Ferguson lo spedisce in campo al posto di un centrocampista, Fletcher, perché più della paura di completare la mala parata con una sconfitta brucia di rabbia per la vittoria che pare sfumata. Il 4-3 dell’89’ è un premio al suo coraggio, e una definizione di gerarchie in rapido mutamento: Scholes appoggia su Gary Neville che è in area, e al volo questi la rimette fuori, sulla destra, per il cross. Uno schema giocato mille volte con David Beckham destinatario, e che Ronaldo rianima con una traiettoria al bacio - anch’essa al volo - per la testa protesa di Ruud Van Nistelrooy. La curva di Goodison Park popolata dai tifosi del Manchester sembra traboccare in campo per l’entusiasmo della vittoria, e della scoperta di un nuovo numero 7 per il quale delirare. L’anno dopo Cristiano è titolare nel giorno del suo compleanno, e si batte 2-0 il Birmingham, nel 2006 si gioca il giorno prima, e il 4-2 al Fulham reca per due volte la sua firma: una punizione da 30 metri e un affilatissimo diagonale. L’anno dopo arriva il primo titolo di Premier, ma il 6 febbraio è in calendario a Londra un’amichevole Portogallo-Brasile divenuta famosa perché a margine ne approfittarono per girare uno degli spot Nike più belli, quello che si conclude con l’arbitro che interviene in tackle su Ronaldinho. Dodici mesi dopo c’è il Tottenham, e si soffre: l’1-1 viene raggiunto giusto al 90’ da Carlitos Tevez. Nella stagione successiva, l’ultima al Manchester United, Cristiano vince in casa del West Ham - l’unico gol è di Giggs - tre giorni dopo il 24esimo compleanno. Ha appena sollevato il suo primo Pallone d’Oro, e il candidato forte alla presidenza del Real Madrid, Florentino Perez, ha già informato il suo manager Jorge Mendez che se vincerà le elezioni di maggio tornando a capo del club la strategia dei ‘galattici’ ripartirà proprio da Cristiano. La prima stagione a Madrid, quella dei 25 anni, non è felice, tanto che il compleanno arriva con lui infortunato. Nel febbraio successivo, il primo con Mourinho, la lotta col Barça è più serrata ma la partita che ci interessa riguarda le nazionali, perché il 9 febbraio 2011 a Ginevra il Portogallo perde 2-1 un’amichevole con l’Argentina, e quello è il primo dei due incroci tra Ronaldo e Messi con la maglia del loro Paese. Segnano entrambi: dopo il vantaggio di Di Maria Ronaldo pareggia, poi bisogna attendere il 90’ perché un rigore di Leo fissi il risultato finale. Un paio di curiosità: in porta per il Portogallo, alla seconda presenza, c’è Rui Patricio. In campo per l’Argentina c’è il Cuchu Cambiasso, alla quart’ultima gara con l’albiceleste. 2012: arriva il primo titolo di Liga, in zona compleanno di Ronaldo il Real vince in casa del Getafe con gol di Sergio Ramos. L’anno dopo c’è il contraccolpo negativo, con il Real distanziato di 15 punti dal Barcellona e la sconfitta 1-0 a Granada del 2 febbraio segnata da un evento unico: un’autorete di Cristiano! L’incidente avviene su corner, lui salta sul primo palo ma sbaglia direzione, o forse si crede nell’altra area: il tocco rende la traiettoria imparabile per Diego Lopez. La stagione successiva è quella del Triplete di Ancelotti: il 5 febbraio 2014 Ronaldo festeggia il 29esimo compleanno battendo 3-0 l’Atletico nella semifinale d’andata di Copa del Rey . I 30 anni sono assai meno allegri: c’è nuovamente l’Atletico di mezzo, ma in Liga e a casa sua. Vincono i ‘Colchoneros’ 4-0, e a fine stagione si riveleranno punti pesanti visto che il Barça prevarrà 94-92. Il successore di Ancelotti, Rafa Benítez, dura appena mezza stagione. C’è già Zidane in panchina quando il Real, il 7 febbraio, vince 2-1 a Granada . Nel trionfale 2017 per la doppietta Liga-Champions, Cristiano segna un gol sia prima che dopo la sua festa: quell’anno ce l’ha con i baschi, è evidente. 2018, pessima Liga ma terza Champions di fila, il 3 febbraio c’è un pareggio in casa del Levante, che raggiunge il 2-2 con reti di Boateng e Pazzini. A secco Cristiano, che esce dopo il 2-1 di Isco, probabilmente convinto che la questione sia risolta . Verrà poi la Juve nei quarti, la celebre rovesciata allo Stadium, gli applausi sportivi del pubblico bianconero e l’embrione di un’idea che di lì a qualche mese darà i suoi frutti. Nella prima stagione italiana Cristiano segna 28 gol fra campionato e Champions. Ha 34 anni ed è ancora nel pieno delle sue forze. Centra due gol al Parma prima del compleanno, uno mirabile perché sta scivolando eppure il tiro esce dritto, e uno al Sassuolo dopo. Nella seconda anticipa il compleanno dei 35 con due reti su rigore nel 3-0 alla Fiorentina. Nella terza segna alla Roma un gol che è un colpo di biliardo dal limite dell’area: palla stoppata di destro e sinistro lento ma precisissimo nell’angolino. Il ritorno al Manchester United non va secondo i piani: la gara di compleanno è un 1-1 col Burnley che lo vede in panchina, lanciato in campo da Rangnick soltanto al 68’.. Cristiano non aspetta il 38esimo compleanno per andarsene da Manchester. Firma per l’Al-Nasrr il 30 dicembre 2022 e il primo gol saudita arriva proprio sotto data, il 3 febbraio 2023, un rigore che fissa il 2-2 con l’Al-Fateh. L’anno scorso, subito dopo i 39 anni, segna pure nella Champions asiatica. Dovremmo darvi le statistiche complessive, a questo punto: ma è presto, vedrete che arriveranno altre torte di compleanno con i gol al posto delle candeline…

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Paolo Condò