Questo Barcellona sembra proprio un Luna Park: come gioca la squadra di Flick

Non accadeva dal 21 dicembre. Quattro mesi senza che nessuno in Spagna e in Europa sia riuscito a battere il Barcellona. Ce l’ha fatta il Borussia Dortmund, ma non con quattro goal di scarto come avrebbe dovuto. La settima sconfitta stagionale ha un sapore dolce per Flick che, grazie al 4-0 all’andata, aveva già ipotecato il passaggio del turno con una settimana d’anticipo. I blaugrana torneranno a giocare le semifinali di Champions League dopo sei anni. Nel 2019 ai quarti eliminarono il Manchester United di Solskjær: in porta c’era De Gea, al centro della difesa Smalling, in mezzo al campo Pogba e davanti Martial e Rashford. Inutili gli ingressi nel secondo tempo di Lukaku e Alexis Sanchez. Il tridente del Barça, invece, quella sera era formato da Messi, Suarez e Coutinho. Sei anni dopo, riecco i catalani tra le prime quattro d’Europa. Un traguardo non banale se si considera che è solo la seconda volta che accade dal 2016 a oggi. Può essere orgoglioso anche di questo Flick, così come di tutto il resto. A inizio gennaio ha vinto la Supercoppa di Spagna con un 5-2 al Real Madrid in Arabia Saudita. Un’altra lezione dopo quella del 26 ottobre in Liga al Bernabeu: 0-4, con la Casa Blanca bullizzata dal tridente Lewandowski, Raphinha, Yamal. Di 147 gol realizzati in stagione dal Barca, 82 portano la firma del trio offensivo: 40 del solo Lewandowski. Una macchina infernale per chi ha la sfortuna di trovarsela davanti quando è in giornata. E il Barcellona è spesso in giornata, avendo vinto 37 partite su 50 in stagione. L’ultima sconfitta, prima di quella indolore a Dortmund, era arrivata il 21 dicembre, quando al Montjuïc passò l’Atletico Madrid 1-2 in rimonta. Un primo tempo stradominato dai padroni di casa e i Colchoneros totalmente in balia dell’avversario. Poi il pareggio di De Paul al primo tiro in porta e il gol della vittoria di Sørloth. Atletico Madrid capolista nella Liga, grazie a quella vittoria, e un Natale non proprio da incorniciare per il Barça. In quattro mesi è cambiato tutto. Yamal e compagni sono in testa in Spagna con un + 7 sull’Atletico Madrid terzo e un + 4 sul Real Madrid al secondo posto. La sfida infinita con la squadra di Carlo Ancelotti prevede altre due tappe, da qui a fine stagione. Il 26 aprile allo stadio de la Cartuja a Siviglia ci sarà in palio un altro trofeo, la Coppa del Re, che nella bacheca blaugrana manca ormai da quattro anni. L’ultimo allenatore a vincerla era stato Rambo Koeman, grazie a una doppietta di Leo Messi nel 4-0 all’Athletic Bilbao. Poi, l’ultimo atto tra Real e Barca in questa stagione sarà quello dell’11 maggio in campionato, quando mancheranno appena quattro giornate al termine della Liga. Un Clásico destinato a diventare decisivo nella corsa al titolo, a meno che il Real non crolli prima. Dando uno sguardo al calendario, difficile pensare possa incepparsi il Barça. Celta e Maiorca in casa e Valladolid fuori, questi i prossimi tre impegni di campionato. Hansi Flick sogna di ripetere il capolavoro del 2020 alla guida del Bayern quando subentrò a Nico Kovac in corsa, per poi vincere tutto. Il suo Barça vince e diverte e ha tutte le carte in regola per poter fare filotto. Dopo la Supercoppa Europea, potrebbe aggiungere la Coppa del Re e poi ancora Liga e Champions League. Finora è andato avanti senza snaturarsi, la sua è una squadra che non prevede quasi mai una fase di attesa, il primo e unico comandamento è andare sempre e comunque avanti. La pressione offensiva feroce garantisce una ribalta perenne. Sono sempre i suoi calciatori i protagonisti della partita, nel bene e nel male. Giocare con la linea sistematicamente a metà campo permette a centrocampo e attacco di spassarsela nel vero senso della parola. Un po’ meno ai difensori, che sono inevitabilmente esposti al pericolo. È un rischio calcolato quello di Flick. Consapevole di avere una qualità offensiva talmente superiore alla media, da potersela giocare a ‘chi tira il pugno più forte’. La sua unica ciambella di salvataggio si chiama tattica del fuorigioco. Finora non solo ha vinto, ma ha anche proposto il calcio più spettacolare sia in Spagna che in Champions. La volata finale ci dirà se sarà vera gloria.

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Questo Barcellona sembra proprio un Luna Park: come gioca la squadra di Flick

Riccardo Gentile