
Gullit compie 60 anni, cosa fanno oggi gli altri giocatori di quel Milan
Dove sono ora i giocatori di quel Milan che aveva tra i suoi simboli il grande Ruud Gullit (che oggi compie 60 anni)? Tanti allenano, uno è quasi diventato sindaco di Firenze, ma ci sono anche leggende rossonere oggi ristoratori o... piloti

E' passato alla storia come il Milan "degli olandesi", ma in realtà era una squadra zeppa di campioni, anche italiani. Con le sue treccine caratteristiche, però, era impossibile non notare Ruud Gullit, simbolo di quel Milan e oggi sessantenne... senza più nè baffi nè treccine.
Politica, aerei, un ristorante e tanti allenatori: dove sono ora i giocatori di quel Milan?

GIOVANNI GALLI
- Il numero 1 di quel grande Milan, con cui vinse due Coppe dei Campioni consecutive. Prima, nel 1982, anche il Mondiale con la maglia della Nazionale.

Dopo aver giocato anche per Napoli, Torino, Parma e Lucchese, tentò la carriera in politica. Alle amministrative del 2009 si candidò come sindaco di Firenze per la coalizione di cento destra. Perse solo al ballottaggio contro un nuovo, giovane, politico: Matteo Renzi. Oggi lui e la sua famiglia si dedicano attivamente alla Fondazione Niccolò Galli, una ONLUS che da anni sostiene ragazzi la cui vita è stata cambiata da un incidente stradale e che aiuta le famiglie che si trovano ad affrontare situazioni simili a quelle che hanno causato la morte del suo Niccolò

MAURO TASSOTTI
- Infaticabile terzino e leader silenzioso del primo Milan di Berlusconi. Per lui cinque scudetti vinti e tre Coppe dei Campioni. Quella del 1994, già Champions League, alzata al cielo da capitano. Appesi gli scarpini al chiodo ha passato una vita come allenatore in seconda, restando in rossonero fino al 2017, per ben trentasei anni.

Dopo una breve parentesi in panchina col Mantova, Costacurta ha ricoperto recentemente per nove mesi il ruolo di subcommissario della Figc. Ma è, soprattutto e ormai da tanti anni, uno dei talent della famiglia di Sky Sport.

PAOLO MALDINI
- Campione d'Europa appena a vent'anni. Di quelle coppe ne vincerà altre quattro, di cui due da capitano. Lascerà il Milan dopo 902 partite stabilendo un record storico per i colori rossoneri.

Nel 2009 l'addio al calcio giocato. Poi i continui tira e molla per rientrare nel club a cui ha legato la propria storia sportiva e la propria vita. Il ritorno avverrà il 5 agosto del 2018, come direttore sviluppo strategico area sport e poi, dal 2019, come direttore dell'area tecnica, ruolo con cui ha riportato lo scudetto sulle maglie rossonere nel 2022

ANGELO COLOMBO
- È lì sulla destra, sulle spalle di Maldini: l'"Angelo biondo" che correva più di tutti in quel Milan spettacolo di Sacchi. Di mestiere centrocampista "tuttopolmoni", dopo la carriera da calciatore resterà in rossonero come coordinatore del settore giovanile per cinque anni. Oggi coltiva il suo hobby: pilotare aerei ultraleggeri.

FRANK RIJKAARD
- Fu il terzo tulipano olandese, dopo Van Basten e Gullit, arrivato proprio nella stagione della consacrazione europea. Sarà l'uomo decisivo anche nella finale del 1990, vinta 1-0 contro il Benfica grazie a un suo gol.

Dopo il calcio giocato, subito la panchina. Prima è vice allenatore della nazionale olandese, guidata all'Europeo del 2000 chiusosi, per lui, sulle parate di Toldo. Nel 2006 firmerà il doblete Liga più Champions sulla panchina del Barcellona. Ah, è lui l'uomo che ha lanciato nel mondo del calcio un ragazzino di nome Lionel Messi.

CARLO ANCELOTTI
- Preso dalla Roma: il rinforzo voluto fortemente da Sacchi per il suo centrocampo, nonostante quel 20-30% di inabilità al ginocchio destro e lo scetticismo generale. Sarà il primo ad aprire le danze nel leggendario 5-0 al Real Madrid in semifinale di San Siro che permise l'approdo alla finale del Camp Nou.

Nel 2022 ha aggiunto al suo incredibile palmares un'altra Champions, rivinta da allenatore con il Real Madrid: fanno 6 in tutto, 4 da allenatore (due col Milan, due col Real) e 2 da giocatore. Tra gli allenatori più vincenti di sempre, uno dei cinque nella storia ad aver vinto il campionato in quattro paesi diversi.

ROBERTO DONADONI
- Col Milan, anche lui, vincerà tutto: sei gli scudetti (compreso quello di fine secolo 1999) e tre Coppe dei Campioni/Champions League

Per Donadoni, altro allenatore, non è mai arrivato il ritorno in rossonero in panchina, nonostante stagioni di ottimi risultati in Serie A. Parte ad allenare il Lecco, poi Genoa e Livorno. Dunque Napoli, Cagliari e Parma. L'ultima parentesi in Italia a Bologna, prima dell'avventura in Cina allo Shenzhen, chiusa con un esonero

RUUD GULLIT
- Uno degli eroi della finale di Coppa dei Campioni contro lo Steaua: doppietta per lui e per Van Basten, terza Coppa Campioni in bacheca per il Milan

- Nella sua carriera Gullit diventerà allenatore ancor prima di smettere di giocare, ricoprendo il ruolo player-manager del Chelsea tra 1996 e 1998 e vincendo l'FA Cup del 1997.
- Tra qualche tiro a golf per passione, l'olandese allenerà ancora in Inghilterra, Olanda, America e Russia. L'ultima esperienza da vice dell'Olanda di Dick Advocaat nel 2017. Oggi segue ancora il calcio, ma come opinionista tv e commentatore

Il suo percorso da allenatore parte nelle giovanili dell'Ajax. Poi la corsa con la nazionale oranje si ferma a ottavi e quarti nei Mondiali 2006 e negli Europei 2008. Nel 2016 entrerà a far parte della Fifa avanzando proposte per rinnovare il gioco del calcio: addio fuorigioco, tempo effettivo negli ultimi dieci minuti, no cartellini gialli ma espulsioni a tempo, cambi volanti, shoot out al posto dei rigori. Si dimetterà a ottobre, per continuare a seguire il calcio come ambasciatore Uefa.

PIETRO PAOLO VIRDIS
- Da Sassari con furore: in cinque anni di Milan segnerà la bellezza di 76, condividendo il reparto con mostri sacri del calcio. Due gol al Napoli di Maradona il primo maggio '88 regolarono lo scudetto che permise il sogno Coppa Campioni 1989.

Trent'anni dopo, e con solo una breve parentesi come allenatore, Pietro Paolo Virdis ha aperto un negozio di specialità enogastronomiche a Milano. Lo trovate in Via Piero della Francesca: tradizione sarda, ottimi vini e una chiacchierata con l'ex campione d'Europa sono i piatti forti de "Il gusto di Virdis", che sul web raccoglie solo recensioni a cinque stelle - (foto Facebook Il Gusto di Virdis)

FILIPPO GALLI
- Altro leader silenzioso della difesa, per lui ben 17 titoli col Milan, tra cui cinque scudetti e tre Coppe dei Campioni.

Dopo il ritiro al via l'ennesima trafila come allenatore, nelle giovanili rossonere. In nove anni coi "talentini" del Milan vincerà una Coppa Italia Primavera (2010), un’edizione del Torneo di Viareggio (2014), un campionato con gli Allievi (2010-11), uno con i Giovanissimi (2009-10) e uno con l’Under 16 (2016-17). Nel frattempo è stato opinionista in tv.

ALBERICO EVANI
- Italia, Europa, Mondo. Il mantra visionario del Milan di Berlusconi partirà dallo scudetto '88, passerà per la Coppa Campioni dell'89, fino ad arrivare al suo naturale apice nell'Intercontinentale del 17 dicembre 1989. A decidere l'estenuante finale con l'Atlético Nacional de Medellín di Higuita fu proprio Evani, con una punizione a un minuto dai rigori.

Dopo il calcio giocato (anche lui) è stato l'ennesimo allenatore nato da quella squadra: prima gli Allievi Nazionali, poi la Primavera rossonera. Dunque, extra Milan, San Marino e la Nazionale: U18, vice dell'U19 e U20 all'ultimo Mondiale del 2017 (chiuso al terzo posto, miglior piazzamento di sempre nella categoria). Attualmente è nello staff di Mancini, con cui ha vinto l'ultimo Europeo insieme agli Azzurri