
Elezioni del presidente della Repubblica, da Mancio a Totti: i voti ai calciatori. FOTO
Nella storia delle recenti elezioni per il presidente della Repubblica non sono mancati anche dei voti a calciatori, allenatori, dirigenti sportivi: tra gli altri Roberto Mancini, Totti, Massimo Moratti, Ancelotti e Maradona. Alcune preferenze per Zoff, Lotito e Mazzone al primo scrutinio per il dopo Mattarella

VASCO FOR PRESIDENT. Sembra uno scherzo degno di "Amici Miei", ma nel corso delle elezioni per il presidente della Repubblica sono stati votati veramente il "Professor Sassaroli" e il "Conte Mascetti" della commedia di Mario Monicelli, ma anche voti "burla" per Vasco Rossi, Sabrina Ferilli, Fiorello, Sophia Loren, Ezio Greggio, Enzo Iacchetti, Francesco Guccini, Valeria Marini, Barbara D'Urso, Rocco Siffredi, perfino "Cetto La Qualunque". E per tanti personaggi dello sport...

ZOFF. Nel primo scrutinio del 24 gennaio 2022 per l'elezione del 13° presidente della Repubblica - che succederà a Sergio Mattarella - un voto a Dino Zoff, leggenda della Nazionale italiana e della Juventus.

LOTITO. Due preferenze anche per il presidente della Lazio, Claudio Lotito, nella prima votazione del Parlamento conclusa con una "fumata nera".

MAZZONE. Un voto anche per Carlo Mazzone (sebbene non sia stato specificato il nome), decano degli allenatori italiani.

MARADONA. In passato, tanti i voti per gli sportivi. Il 13 maggio del 1999, quando Carlo Azeglio Ciampi venne eletto al primo scrutinio, 'spuntò' anche un voto per il Pibe de Oro: che - in ogni caso - non era eleggibile perché non in possesso della cittadinanza italiana e dell'età (non aveva ancora compiuto 50 anni), requisiti fondamentale per l’eleggibilità.

ZAGO. Nella stessa elezione, un voto anche per Carlos Zago: ma pure il difensore brasiliano della Roma non aveva i requisiti...

MORATTI. Tra i voti 'dispersi' anche quello per Massimo Moratti, nel 1999 presidente dell'Inter.

CECCHI GORI. Votato anche Vittorio Cecchi Gori, allora presidente della Fiorentina (era senatore, tra l'altro, in quella legislatura).

BERLUSCONI. Diversi voti per Silvio Berlusconi, all'epoca presidente del Milan, che raccoglierà delle preferenze anche nelle successive elezioni.

ANCELOTTI. Nel 2006 - quando viene eletto Giorgio Napolitano - un voto a Carlo Ancelotti, che allenava il Milan.

MOGGI. E sempre nel 2006, votato anche Luciano Moggi, al tempo direttore generale della Juventus.

TRAPATTONI. Nel 2013, al primo scrutinio una preferenza per Giovanni Trapattoni (in quel momento ct dell'Irlanda).

RIVERA. Sempre alla prima 'tornata', votato anche Gianni Rivera, leggenda del Milan e della Nazionale.

MANCINI. Un voto anche per l'attuale ct della Nazionale, Roberto Mancini, allora tecnico del Manchester City: troppo giovane (ancora 49enne) per avere qualche chance di diventare il nuovo presidente della Repubblica...

CABRINI. Al terzo turno delle elezioni 2013, nell'urna ecco il nome di Antonio Cabrini, in quegli anni ct della Nazionale italiana femminile.

ANTOGNONI. Nello stesso 'round', sensibile - evidentemente - al Mondiale di Spagna '82, un voto anche alla bandiera viola Giancarlo Antognoni.

THOENI. Al quinto e penultimo scrutinio, prima della rielezione di Napolitano, un voto per Gustav Thöni, campionissimo dello sci azzurro.

RIVA. Nel 2015 - quando fu eletto Sergio Mattarella - votato al primo turno Gigi Riva, mito del Cagliari e migliore marcatore di sempre nella storia della Nazionale.

TOTTI. Addirittura cinque preferenze nella prima votazione per Francesco Totti, ma anche lui - 38enne, all'epoca - non avrebbe potuto ricoprire la carica...

MALAGÒ. Quattro voti tra il primo e il quarto turno per Giovanni Malagò, presidente del Coni.

BETTEGA. Al terzo turno nel 2015 anche un voto per Roberta Bettega, bandiera della Juventus e storico attaccante della Nazionale.