L’Europa League che verrà, tanti top club per un’edizione deluxe

L’Europa League era già un obiettivo della stagione 2017-2018, a maggior ragione lo sarà il prossimo anno. Il Milan è una delle squadre favorite alla vittoria finale, anche se potrebbe dover partire dai preliminari qualora non riuscisse a difendere il sesto posto attuale –

Sesto posto che potrebbe agguantare l’Atalanta di Gasperini. Nell’edizione 2017-2018 sono partiti come outsider in un girone apparentemente impossibile con Lione ed Everton ma che invece hanno superato con grande autorità per poi far tremare il Borussia Dortmund ai sedicesimi di finale. Ci riproveranno –

Una delle due andrà in Champions, l’altra sarà "costretta" a giocare l’Europa League. Lazio e Inter si giocano tutto nel match dell’Olimpico ma chi uscirà sconfitto dal duello non avrà comunque vita facile neppure nella competizione che vedrà il suo atto finale a Baku il 29 maggio 2019 –

Stesso discorso per due delle big francesi: il Marsiglia finalista uscente e il Lione si giocano l’accesso alla Champions nell’ultimo match di Ligue1. A differenza di Lazio e Inter non giocheranno contro: l’OM dovrà sperare in un passo falso di Fekir e compagni per centrare il terzo posto. Non dovessero farcela, riproveranno la scalata all’Europa League –

Sono i maestri dell’Europa League ma quest’anno sono riusciti a centrare i quarti anche in Champions. Si tratta del Siviglia, che ha vinto tre edizioni consecutive dal 2014 al 2016 e che proverà a impossessarsi nuovamente del "suo" trofeo nella prossima stagione –

Con il Siviglia parteciperà all’Europa League 2018-2019 l’eterno rivale del Betis. Per i biancoverdi una stagione straordinaria e, quando manca una partita al termine della Liga, la certezza di arrivare davanti ai più quotati avversari concittadini –

La terza spagnola è un’altra che potrebbe puntare al titolo finale. Il Villarreal si gioca con il Betis il quinto posto in Liga ma è già certo di partecipare alla fase a gironi dell’Europa League –

Non saranno più guidati da Roberto Mancini ma lo Zenit San Pietroburgo non può mai essere considerata una squadra outsider in Europa League. Per loro una vittoria del trofeo nel 2007-2008 ma anche molte apparizioni importanti in Champions League –

Per quanto riguarda le squadre tedesche, ci sarà il Lipsia, i giustizieri del Napoli di Maurizio Sarri nell’edizione appena conclusa –

Da non sottovalutare neppure il Bayer Leverkusen, ex big del calcio tedesco ma con giovani talenti che potrebbero fare la differenza. Su tutti il classe ’96 Julian Brandt –

A proposito di talenti, Robin Van Persie ha molti anni in più rispetto a Brandt ma anche molti più gol e molta più esperienza internazionale. Sarà lui a guidare il Feyenoord, altro nome storico del calcio Europeo –