Wallace, Caicedo e Marusic regalano un sorriso a Inzaghi. L'allenatore biancoceleste commenta soddisfatto la vittoria dei suoi, importantissima ai fini della qualificazione, ma avvisa: "Non è ancora chiusa, sarà decisivo il ritorno a Roma"
Una Lazio delle grandi occasioni, quella che sbanca il Velodrome e compie un passo molto importante verso la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Il Marsiglia porta ancora bene a Simone Inzaghi e dopo il poker rifiliato ai francesi da giocatori, l'allenatore biancoceleste porta a casa una vittoria che riscatta il passo falso contro l'Eintracht e rilancia le ambizioni europee: "Una serata importante per noi in un bellissimo stadio e con un avversario molto forte - ha dichiarato a Sky Sport - ma i ragazzi sono stati bravissimi e in partita fin da subito. Abbiamo fatto il match che avevamo preparato, l'unico rammarico alla fine del primo tempo era non averlo chiuso con più di un gol di vantaggio. Poi nel secondo tempo, nonostante qualche difficoltà e qualche giocatore acciaccato, non ci siamo disuniti e da grande gruppo abbiamo stretto i denti. Questo risultato è importantissimo, volevamo questa impresa al Velodrome, ma la qualificazione non è ancora chiusa: sarà fondamentale il ritorno a Roma, dovremo ancora sudare per passare il turno".
"Caicedo e Wallace, grande partita"
"Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi - ha proseguito Inzaghi - nelle ultime 7 di campionato ne abbiamo vinte 6, su 3 di Europa League ne abbiamo vinte 2. Ma non dobbiamo guardare al passato, ma gustarci la vittoria e recuperare le forze: ci aspetta un'altra grande partita contro l'Inter". Non solo lo spirito di gruppo però, l'allenatore biancoceleste chiude esaltando alcuni singoli e con un aggiornamento sulle condizioni degli acciaccati: "Caicedo? Ho sempre creduto in questo ragazzo, dà tutto in allenamento e ho voluto tenermelo perché sapevo che mi avrebbe dato una mano. E' uscito leggermente affaticato, con un crampo al flessore, ma speriamo di recuperarlo per l'Inter. Ma anche quella di Wallace è stata una grande prova, una dimostrazione del suo valore: a volte si prende colpe non sue o commette piccoli errori, ma può darci tanto. Il problema di Lucas Leiva? Un indolenzimento all'adduttore, ho preferito non rischiarlo: dovrebbe essere una contrattura, ma spero di recuperare anche lui".