Fiorentina-Juventus, Vlahovic ritrova i tifosi viola: gli altri ritorni da ex
Prima da ex al Franchi per Dusan Vlahovic, passato a gennaio dalla Fiorentina alla Juventus. Il serbo si prepara a un'accoglienza difficile da parte dei tifosi viola, scenario che in passato è toccato a tanti altri grandi campioni. Più di qualcuno ha ricevuto fischi, a qualcun altro è stata addirittura lanciata una testa di maiale, ma c'è anche chi ha ritrovato l'amore del suo vecchio pubblico
VLAHOVIC TORNA A FIRENZE. Il 6 novembre scorso si giocava Juve-Fiorentina: Dusan Vlahovic era allora il centravanti della squadra di Italiano e non riuscì a lasciare il segno. A meno di quattro mesi di distanza è cambiato tutto: il serbo guida l'attacco dei bianconeri e si prepara al primo ritorno da ex davanti ai suoi vecchi tifosi viola. Praticamente certo che l'accoglienza che riceverà sarà negativa. In passato è toccato ad altri, tra fischi e applausi, vivere un'esperienza simile. Li ricordate?
BAGGIO TORNA A FIRENZE. Partiamo da uno dei più noti, sempre sul filo Fiorentina-Juve. La sua cessione causò una vera e propria rivolta a Firenze e il primo ritorno da ex non passò di certo inosservato. Era il 7 aprile del 1991 e il Divin Codino, spiazzato dall'amore viola, si rifiutò di calciare un rigore (poi sbagliato dai bianconeri) e all'uscita del campo, dopo il cambio, raccolse una sciarpa della Fiorentina lanciatagli dagli spalti
BATISTUTA RITROVA LA FIORENTINA. Ancora i viola protagonisti, ma anche in questo caso tra i tifosi prevalse la riconoscenza rispetto al rimpianto di aver perso un campione. Passato alla Roma, disputò il primo incontro da ex all'Olimpico: andò a salutare i suoi vecchi sostenitori prima del fischio d'inizio e poi decise la partita con uno splendido gol. Tanto fu il dispiacere di Batigol di punire la sua precedente squadra che, invece di esultare, scoppiò a piangere. Anche nella prima a Firenze fu accolto dagli applausi del pubblico di casa
FIGO TORNA A BARCELLONA. Non era la prima volta che tornava al Camp Nou da ex, dopo il 'tradimento' dal Barça al Real, ma quel 23 novembre 2002 passò alla storia. Al suo primo ritorno era stato accolto da una bordata di fischi, quella volta invece si passò alle 'maniere forti': striscioni, insulti e lancio di vari oggetti (da accendini a bottiglie di whiskey) compresa la "cabeza de cochinillo", la testa di maiale che fu gettata vicino al portoghese durante la battuta di un calcio d'angolo. Nessuna conseguenza fisica, ma la gara fu sospesa per un quarto d'ora
VIERI RITROVA L'INTER. Tante le maglie indossate in carriera da Bobo, tra cui quelle delle due milanesi. Diretto fu il suo passaggio nel 2005 dall'Inter al Milan e i tifosi nerazzurri non presero bene questo trasferimento ai cugini. La sua esperienza in rossonero durò appena pochi mesi, ma fece in tempo a scendere in campo da ex nel derby: sul punteggio di 2-2 entrò a gara in corso e si perse nell'ultima azione Adriano. Il brasiliano lo sovrastò e di testa firmò il definitivo 3-2 a favore dell'Inter
RONALDO TORNA A SAN SIRO. Qualche anno dopo subirono lo stesso smacco, se non peggiore, dal "Fenomeno". Il passaggio non fu diretto, ma per i tifosi dell'Inter fu un clamoroso tradimento. Nel derby, il pubblico nerazzurro lo accolse col rumore dei fischietti, quasi assordante. Il brasiliano non si lasciò intimorire e realizzò il gol del vantaggio, mostrando le orecchie ai suoi vecchi sostenitori, poi però i rossoneri incassarono la rimonta dei cugini e persero 2-1
IBRA RITROVA LA JUVE. Non fu accolto positivamente dai suoi vecchi tifosi neanche lo svedese, passato dai bianconeri all'Inter dopo la retrocessione in Serie B. Striscioni contro di lui, fischi in campo e un po' di scaramucce con i giocatori guidati allora da Claudio Ranieri. Ibra, forse perché anche troppo nervoso, non riuscì a incidere in quel match che si chiuse sull'1-1
KAKÀ TORNA A SAN SIRO. La prima partenza, direzione Manchester, fu bloccata. Alla seconda né i rossoneri né il brasiliano riuscirono a dire di no. Kakà si trasferì al Real Madrid e i sorteggi Champions 'stabilirono' subito un precoce ritorno da ex. I tifosi gli dedicarono uno striscione, promettendogli però di esultare solo per il Milan. Poi, durante la gara, tanti applausi e un assist per Benzema, autore del vantaggio prima del pari segnato da Ronaldinho
MONTOLIVO TORNA AL FRANCHI. Il popolo del Franchi non accettò di buon grado nemmeno il trasferimento di Montolivo al Milan. Alla sua prima da ex a Firenze fu accolto dai fischi del pubblico di casa, ma il centrocampista riuscì a esorcizzare le paure e trasformarle in energia positiva: prima del quarto d'ora, infatti, sbloccò il punteggio e poi firmò anche un assist per il raddoppio
CRISTIANO RONALDO TORNA A MANCHESTER. Passarono più di 3 anni, invece, per celebrare il ritorno a Old Trafford di CR7 dopo il suo passaggio al Real Madrid. I tifosi di casa lo accolsero con tanti cartelli "Welcome Home", segno di rispetto per il loro ex campione. Lui ricambiò l'affetto ma non fu clemente: un suo gol, infatti, indirizzò la qualificazione dalla parte dei Blancos. Cristiano Ronaldo non esultò e chiese quasi scusa
LEWANDOWSKI TORNA A DORTMUND. Non fu decisamente indimenticabile la prima da ex al Signal Iduna Park del bomber polacco. Nell'estate 2014 accettò la corte del Bayern per vincere qualcosa di ancora più importante (cosa che ha poi fatto) ma al primo trofeo messo in palio in stagione incassò una sconfitta: Lewa rimase a secco e il Borussia conquistò la Supercoppa tedesca grazie al 2-0 finale. Negli anni successivi ha più volte giocato contro il suo ex club, punendolo con 26 gol complessivi
LAMPARD RITROVA IL CHELSEA. La storia d'amore con i Blues si era chiusa dopo 13 anni e innumerevoli gol e trofei. Poi però, volato a New York, aveva sentito ancora il bisogno di competere ad alti livelli e così scelse di tornare in Premier direzione Manchester. Collezionò il suo secondo gettone proprio contro il suo vecchio club e il destino ci mise del suo: proprio Lampard, infatti, segnò il gol del definitivo 1-1 contro il suo Chelsea. Il centrocampista rinunciò a festeggiare e alzò le mani per scusarsi, un gesto che gli valse il perdono dei suoi vecchi tifosi
MORATA TORNA A MADRID. Un altro colpo da ex, ma l'accoglienza del Bernabeu non lasciò spazio alle benevolenza. Lo spagnolo, comprato dalla Juve (i Blancos avrebbero poi successivamente esercitato il diritto di ricompra), segnò contro il suo Real nella semifinale d'andata allo Stadium e poi firmò il bis in quella di ritorno, nella casa del Madrid. All'uscita del campo Morata rivolse un applauso al pubblico del Real ma non fu contraccambiato: quasi solo fischi per lui e l'attaccante non nascose il suo dispiacere
HIGUAIN TORNA A NAPOLI. Un 'tradimento' mai perdonato dal popolo partenopeo. Il rapporto del Pipita con i tifosi del Napoli passò dalle stelle alle stalle dopo il suo passaggio alla Juventus. Una bordata di fischi, incessante dall'inizio alla fine a ogni tocco del pallone, accolse il ritorno al San Paolo (il 2 aprile 2017) dell'argentino, oltre a qualche insulto decisamente poco velato. Curiosamente tre giorni dopo Higuain tornò a Napoli per la Coppa Italia e quella volta lasciò il segno con una doppietta
BONUCCI TORNA ALLO STADIUM. Difficile da dimenticare anche la prima (e unica) da ex allo Stadium del difensore classe '87. La Juve vinse 3-1 contro il Milan e il gol rossonero fu segnato proprio da Bonucci. Accolto da una pioggia di fischi e insulti, il centrale della Nazionale non ci pensò due volte a esultare alla sua classica maniera, davanti ai suoi vecchi tifosi, dopo il gol
CALHANOGLU RITROVA IL MILAN. Fischi e insulti hanno caratterizzato, infine, anche la prima da ex per il turco, passato in estate dai rossoneri ai cugini dell'Inter. Calhanoglu ha avuto modo di riscattarsi davanti ai suoi vecchi tifosi, trovando la rete su calcio di rigore. L'esultanza? Proprio come quella di Ronaldo, a maglie inverse, con le orecchie mostrate al pubblico di San Siro
