Roma, Manolas: "Malcom? Non so chi sia. Col Barcellona il momento più felice della mia carriera"
International Champions CupIl difensore greco, alla vigilia della sfida contro il Barça di International Champions Cup, torna sul caso di mercato scoppiato negli ultimi giorni: "Se non voleva venire alla Roma ha fatto bene ad andare lì"
“Malcom? Non so chi sia. Non c’è motivo per salutarlo. Non è compito mio occuparmi degli acquisti. Se non voleva venire a Roma allora è meglio che sia andato al Barcellona”. Kostas Manolas accende così la prossima sfida tra la Roma e il Barça, valida per l’International Champions Cup. Proprio lui che ha assunto i panni dell’eroe nel corso dell’ultimo confronto con i blaugrana, una notte che i tifosi romanisti non dimenticheranno mai. “È stato il momento più felice della mia carriera – spiega il centrale greco -. Quella sera abbiamo fatto un miracolo. Speriamo di ripetere una bella prestazione anche domani, ma l’importante sarà mettere in atto le cose che abbiamo imparato in allenamento. Non so se quella partita ha cambiato qualcosa dentro di noi, eravamo già consapevoli di essere forti. La nostra mentalità deve essere quella di puntare a vincere a prescindere dall’avversario”. E a proposito di questo il difensore individua cosa deve cambiare rispetto alla passata stagione: “Dobbiamo fare meglio, soprattutto in campionato – aggiunge -. Dobbiamo essere più concentrati nelle partite con le piccole squadre, metterci la stessa cattiveria che abbiamo dimostrato in Champions. Poi serve l’appoggio costante dei tifosi, in Serie A così come in Europa”. La prima amichevole di livello non è andata bene, ma Manolas non sembra preoccupato: “Col Tottenham abbiamo fatto belle e brutte cose. Abbiamo subito 4 gol su 5 tiri e dobbiamo migliorare in questo aspetto, dove l’anno scorso siamo stati bravissimi. E poi bisogna dare di più in attacco, ma quest’anno le cose ci riescono più facili perché sappiamo già ciò che vuole il mister e lavoriamo meglio”.
"Voglio restare qui, a Roma ho tutto"
Il discorso si sposta poi inevitabilmente sul mercato, a partire dalla situazione personale: “Ho già detto 30 mila volte che voglio restare qui – dice il giocatore classe ’91 -. Per me non è facile pensare di andare via perché a Roma ho tutto: una grande squadra e una città bellissima. Non ho mai parlato col direttore della possibilità di rimuovere la clausola presente nel mio contratto. I giocatori non vogliono lasciare questa squadra, poi ci sono alcune situazioni come quella di Alisson che, a quanto mi sembra di aver capito, aveva anche lui un’offerta irrinunciabile e dobbiamo rispettarne la scelta. A mio avviso non bisogna mai forzare un giocatore a rimanere. Lui è stato forse il migliore di noi l’anno scorso, ma davanti a cifre fuori mercato non puoi fare niente. Speriamo che i sostituti saranno all’altezza”. Proprio su Olsen e su un altro nuovo, arrivato, Marcano, il difensore rilascia le ultime battute: “Lo svedese non posso giudicarlo dagli allenamenti. In partitella si è ben comportato, ma ciò che contano sono i match importanti. Marcano invece lo conoscevo perché abbiamo giocato insieme 6 mesi all’Olympiakos e sto cercando di farlo integrare il più velocemente. Sono sicuro che lo farà, è un ragazzo esperto”.