Dopo oltre due anni viene fischiato a sfavore del Barcellona un tiro dagli 11 metri, decisivo per il pareggio del Las Palmas. Il club però non ci sta e si lamenta: "Rigore inesistente, c'era anche un espulsione per il loro portiere nel primo tempo"
746 giorni. È il tempo record durante la quale il Barcellona ha resistito senza farsi fischiare contro un calcio di rigore in Liga. L'ultimo ad usufruire di un tiro dal dischetto contro i blaugrana era stato il Celta Vigo il 14 febbraio 2016, quando al Camp Nou l'arbitro Hernandez Hernandez aveva fischiato una scorrettezza di Jordi Alba che aveva permesso a Guidetti di segnare il gol della bandiera nel 6-1 a favore dei padroni di casa. Da lì in poi Messi e compagni hanno avuto 21 penalty a favore mentre, nonostante qualche episodio dubbio e proteste da parte degli storici rivali, nessun portiere del Barça ha mai affrontato una sfida uno contro uno dagli 11 metri. Almeno fino a ieri, quando al Las Palmas è stato assegnato un rigore molto più importante e decisivo rispetto al precedente di due anni fa. Questa volta il giocatore 'incriminato' è stato il sostituto di Jordi Alba, Lucas Digne, colpevole di aver toccato con il braccio un po' largo la palla respinta a pochi centimetri dal palo. L'azione è avvenuta a inizio ripresa dopo che, nel primo tempo, Messi aveva sbloccato il punteggio su punizione. L'arbitro Mateu Lahoz ha concesso il penalty ai padroni di casa e Calleri non si è lasciato sfuggire quest'opportunità, infilando la palla sotto l'incrocio e regalando un prezioso pari al suo Las Palmas in ottica salvezza. Rischia di essere pesantissimo anche per il Barcellona che forse si era illuso di aver chiuso, con qualche settimana d'anticipo, la lotta per il titolo e invece adesso si ritrova con soli 5 punti di vantaggio sull'Atletico Madrid, in attesa dello scontro diretto in programma domenica.
È forse questo motivo che ha scatenato la rabbia dei giocatori blaugrana nei confronti del direttore di gara, al primo rigore fischiato contro i catalani in 26 direzioni totali e dopo cinque penalty concessi a loro favore. Non ha digerito la decisione in particolare Gerard Piqué che, dalla panchina, inviperito ha puntato il dito contro Lahoz e ha aspettato che questo lasciasse il campo per andargli a parlare. Non è stato facile trattenerlo, mentre più contenute, almeno nei gesti, sono state le lamentale di Valverde. Secondo l'allenatore infatti il rigore è inesistente perché il tocco di Digne, quasi impercettibile, è del tutto involontario e in più doveva essere espulso nel primo tempo il portiere Chichizola per aver toccato il pallone con le mani fuori dall'area e aver interrotto una grande occasione da gol per Suarez. Tra gli episodi contestati all'arbitro ci sono poi anche un tiro dal dischetto non concesso dopo un tocco col gomito di Iniesta in area e un rosso evitato a Galvez dopo una dura entrata su Leo Messi. Polemiche che rendono ancora più appetitosa la vigilia del big match contro i Colchoneros che, a questo punto del campionato e con questa classifica, diventa la sfida più importante della stagione.