Real Madrid, Sergio Ramos corre in bagno durante la partita

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È il 73’ di Eibar-Real Madrid quando Sergio Ramos si assenta per cinque minuti dal campo lasciando la squadra in inferiorità numerica. Schietta la spiegazione di Zidane nel post partita: “E’ dovuto correre in bagno”. Ma il suo non è il primo caso storico…

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Ramos c’è, Ramos non c’è. Ma dove è finito il capitano del Real Madrid al 73’ di Eibar-Real Madrid? Risposta semplice e diretta di Zidane nel post partita: “Si è assentato per fare i propri bisogni”, perché quando scappa… scappa! Il Real Madrid aveva infatti finito da pochi minuti i cambi - al 71’, sul risultato ancora di 1-1, dentro Benzema e Vazquez per Isco e Kroos - e a quel punto l’unico modo per continuare a giocare per Ramos era risolvere immediatamente il proprio problema. Il match verrà vinto 2-1 dal Real, con gol decisivo del solito Cristiano Ronaldo (già suo quello del momentaneo 1-0) a sei minuti dal termine della partita.

I precedenti

Il Real è così rimasto contro l’Eibar in dieci uomini per cinque minuti di partita, perché tanto è bastato a Ramos per abbondare il campo, assolvere alle proprie funzioni corporali, e poi rientrare per terminare il match. Anche se, in realtà, il difensore del Madrid è solo l’ultimo caso tra molti precedenti storici di bisogni fisiologici necessari nel bel mezzo di una gara per un giocatore. Primi di tutti ci fu Gianluca Vialli, in una finale di Coppa Italia tra Samp e Torino nel 1988, quando chiese all’arbitro qualche minuto di permesso per poter fare una corsa in bagno. Dunque ci fu anche Alen Boksic ad abbandonare un quarto di finale di Coppa Uefa per sette minuti, lasciando la Lazio in inferiorità numerica, per lo stesso identico motivo. Molto più rapido, almeno nella sua risoluzione, fu invece il problema avuto da Inzaghi in un Palermo-Milan del 2007 o di Gotze in una partita di Champions con la maglia del Borussia Dortmund. I due, durante il riscaldamento, fecero finta si fare stretching o di allacciarsi le scarpe per orinare direttamene a bordo campo, sfruttando i pantaloncini corti da gioco. Certamente quattro casi a lieto fine - cinque, compreso Ramos - diversamente però da quello che accadde a Gary Lineker durante i Mondiali di Italia ’90, quando la corsa fuori dal campo alla ricerca di un bagno non fu abbastanza tempestiva.