Polemica in corso in Spagna con le accuse della radio nazionale Cadena Ser nei confronti del Barça. Nonostante la smentita dei blaugrana, l'emittente ha pubblicato un dossier nel quale si conferma la collaborazione con "I3 Ventures": la società, incaricata di monitorare e migliorare la reputazione social del club, gestirebbe anche diversi account social per mettere in cattiva luce alcuni tesserati come Messi e Piqué oltre a Xavi e Guardiola. Esisterebbero anche le prove di alcuni pagamenti non ufficiali. Bartomeu conferma la collaborazione con I3 Ventures ma rivendica: "Mai voluto screditare qualcuno"
Si parla di "Barçagate" in Spagna, scandalo che sta coinvolgendo il club catalano e alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi. Polemica in corso che ha preso il via nella serata di domenica, quando la trasmissione El Larguero di Cadena Ser ha denunciato il legame tra il Barcellona e l’impresa "I3 Ventures". Ad una settimana dalla sfida in Champions League contro il Napoli, i blaugrana si trovano al centro del caos con la grave accusa di aver screditato un gruppo di tesserati sui social network attraverso la gestione dell'impresa privata.
L'accusa di Cadena Ser
Secondo la popolarissima emittente radiofonica, il Barcellona avrebbe versato un milione di euro a "I3 Ventures" in 6 pagamenti inferiori ai 200mila euro. Cifre che non necessitano dell’autorizzazione della giunta del club, ma utilizzate, secondo il media spagnolo, per migliorare la reputazione di Bartomeu e della Giunta direttiva, al tempo stesso creando e gestendo account per screditare possibili avversari e personalità "ingombranti", gettando ombra e discredito su diverse persone tra i quali Messi e sua moglie Antonela, Piqué, Xavi e Guardiola e soprattutto i possibili rivali per la presidenza Victor Font, Laporta e Benedito. Un'accusa che aveva innescato l'immediata difesa del Barça attraverso un comunicato ufficiale, nota nella quale ammetteva di collaborare con "I3 Ventures" ma solo per il monitoraggio della reputazione della società sui social media. E aggiungendo che l’impresa privata non esercitava alcun vincolo con gli account social citati da Cadena Ser.
Il dossier
La scorsa notte, tuttavia, l’emittente spagnola ha pubblicato un dossier di 36 pagine tra le quali si confermerebbe la gestione degli account precedentemente citati da parte di "I3 Ventures": la società avrebbe trasmesso messaggi negativi contro alcuni giocatori dello stesso Barcellona per metterli in cattiva luce o creare pressioni. Cadena Ser sostiene di poter provare che il denaro destinato ai servizi di "I3 Ventures" sarebbe inserito nella contabilità non ufficiale del Barcellona.
Bartomeu: "Mai voluto screditare nessuno"
Come scrive Sport, nessuno della maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione del club avrebbe saputo del costo del contratto tra il Barça e "I3 Venture", tantomeno del ruolo ipotizzato da Cadena Ser nello screditare i giocatori. Dopo la riunione d’emergenza del direttivo convocata nella serata di lunedì da Josep Maria Bartomeu, lo stesso presidente del club ha incontrato i giocatori: secondo fonti riportate da Mundo Deportivo, Bartomeu avrebbe affermato che "in nessun momento la società ha voluto screditare i suoi tesserati perché sono un patrimonio del club". E in attesa di studiare azioni legali per tutelarsi, il numero uno del Barça ha parlato a margine del premio giornalistico 'Vazquez Montalban': "Voglio che sia ben chiaro di fronte ai soci, e che nessuno abbia dubbi. Il Barcellona non ha mai contrattato alcuna impresa affinché screditasse i nostri giocatori o gli ex, o politici, presidenti e dirigenti vari. È falso, e ci difenderemo nei modi dovuti: mai abbiamo voluto gettare fango su qualcuno". Da considerare anche il termine del mandato presidenziale nel 2021 di Bartomeu, che ha esaurito la possibilità di presentarsi: ecco perché al Camp Nou si è iniziato a parlare di elezioni anticipate.
E Messi?
Lo stesso Bartomeu ha ammesso il rapporto del club con "I3 Ventures", legame che terminerà con la rescissione contrattuale: "Alla fine del 2017 noi come Barcellona ci siamo accordati con un'impresa, a proposito della quale in mattinata ho dato disposizione di interrompere ogni rapporto. Alla domanda se li abbiamo incaricati di occuparsi sui social di preservare la nostra immagine, rispondo positivamente. Alla domanda se li abbiamo incaricati di screditare l'immagine di determinate persone, la risposta è invece negativa e perseguiremo chi ci accusa di averlo fatto. Garantisco che ci difenderemo". E mentre la polemica infuria in Spagna, destano preoccupazioni in casa blaugrana la tensione dei rapporti con lo spogliatoio e soprattutto con Lionel Messi. Il capitano del Barça, già recentemente infuriato con il ds Eric Abidal, non si sarebbe ancora pronunciato sulla questione ma ha un contratto in scadenza nel 2021. E va ricordato come a giugno potrebbe liberarsi gratuitamente, eventuale addio che sconvolgerebbe lo stesso Barcellona.