Coronavirus, la Real Sociedad non torna ad allenarsi: c'è il dietrofront
LigaIl club spagnolo, in piena lotta per la qualificazione alla prossima Champions League, aveva comunicato sabato il ritorno in campo per riprendere gli allenamenti a partire da martedì 14 aprile. Poi il faccia a faccia con il Consiglio Superiore dello Sport e il dietrofront
Dietrofront in Liga. La Real Sociedad, quarta in classifica e in piena lotta Champions prima che l'emergenza Coronavirus fermasse tutto, sarebbe dovuta essere la prima società del massimo campionato spagnolo a tornare ad allenarsi. Con un comunicato pubblicato sabato, il club faceva sapere che avrebbe ripreso l'attività martedì. Il ritrovo al centro sportivo di Zubieta era comunque facoltativo, nel senso che - chi avesse voluto - avrebbe benissimo potuto continuare le proprie sedute a casa, sfruttando le cyclette e i tapis roulant forniti dalla proprietà. Tuttavia nel pomeriggio c'è stata la marcia indietro: "Abbiamo deciso di continuare con il lavoro individualizzato dei nostri giocatori", ha comunicato la Real Sociedad con una nuova nota ufficiale, confermando dunque che gli allenamenti si terranno sempre nelle rispettive abitazioni.
Il motivo
La Liga è ferma da circa un mese a causa dei disastri portati dalla pandemia. La Real Sociedad, che aveva interrotto gli allenamenti lo scorso 13 marzo, non tornerà al centro sportivo a partire dal prossimo martedì - come stabilito in un primo momento - in seguito alle "Conversazioni tenute durante la giornata con il Consiglio Superiore dello Sport - fa sapere il club sempre sul comunicato ufficiale - siamo pienamente consapevoli della responsabilità che abbiamo e quindi stiamo lavorando per progettare un ritorno all'attività per tutti i nostri atleti e dipendenti che, considerate le misure di sicurezza stabilite dalle autorità, mettono la salute davanti a qualsiasi altra cosa. Ci rendiamo disponibili a tutte le istituzioni ed entità al fine di collaborare affinché questo ritorno al lavoro avvenga con tutte le garanzie necessarie per tutti".