Mondiali 2018 Russia, trionfa la Croazia "italiana": in gol Perisic e Mandzukic

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Fabrizio Moretto

L'esterno dell'Inter e il centravanti della Juventus sono la copertina dell'impresa che vale la storica finale per la Nazionale di Dalic. Una partita da guerrieri veri, risolta in rimonta senza mai arrendersi

FRANCIA-CROAZIA LIVE

Perisic e Mandzukic, due facce "cattive" da far paura. Il primo sorride qualche volta in più, ma entrambi svolgono il loro compito al meglio: aiutano la squadra e fanno gol. Due uomini che porteresti in guerra ovunque perché sai che forse perderai, ma sicuramente lotteranno per te fino allo stremo. È quel carattere che accomuna la maggior parte di quel popolo ed è lo stesso che permette alla Croazia di costruirsi il percorso verso la finale. Un girone perfetto, inclusa la strepitosa prova contro l'Argentina, e poi quelle tre partite successive da cuori impavidi, tutte arrivate oltre i tempi regolamentari. Il successo ai rigori contro la Danimarca agli ottavi, quello seguente ai danni della Russia - sempre dagli 11 metri - e poi il trionfo sull'Inghilterra. Contro la Nazionale dei Tre Leoni l'ennesima rimonta, la quarta consecutiva, che porta i ragazzi di Dalic lì dove nessuno dei predecessori connazionali era mai riuscito ad arrivare. 90 minuti in più che potrebbero pesare in ottica finale, ma che al momento allungano solo il momento di godimento. La serie di ribaltamenti comincia dal match conclusivo della prima fase, contro l'Islanda, dove il punto esclamativo sulla vittoria lo mette a segno proprio Perisic, già protagonista positivo in avvio di Mondiale. Nei quarti con i padroni di casa invece, l'interista sbatte su un clamoroso palo nella ripresa, a punteggio già fissato sull'1-1. Una rete che poteva anticipare la qualificazione della sua Croazia, un urlo in gola strozzato come successo contro l'Inghilterra. Questa volta il suo timbro l'ha già messo quattro minuti prima, quando in spaccata ha anticipato Walker e regalato il pari ai suoi. Il cross gliel'ha fornito Vrsaljko, un altro passato per l'Italia e che in Serie A potrebbe tornarci presto, magari proprio da compagno del nerazzurro o al Napoli. Il gol di Perisic però non è il coronamento della sua grande prova. È solo il primo passo di una travolgente onda che si abbatte sugli uomini di Southgate. La velocità è quella del doppio passo con cui lascia sul posto la difesa e incrocia col suo mancino, trovando ancora un maledetto legno a dirgli di no.

Mandzukic, Inside Man

Perisic però non si arrende. Continua a pressare alto, a intimorire il povero Walker dal suo lato, e alla fine completa la sua serata da eroe. Su un pallone alto è l'ultimo a mollare, riesce a fare da sponda per Mandzukic e il numero 17 in diagonale batte Pickford per la rete che vale la storia, la seconda del suo torneo dopo quella alla Danimarca, decisiva per riequilibrare immediatamente le sorti degli ottavi, e dopo l'assist fornito a Kramaric contro i russi. Un segnale per il suo Paese e anche per la Juventus, dove potrà svolgere un ruolo fondamentale - alla Benzema - con l'arrivo di Cristiano Ronaldo. Una serie di interventi del portiere inglese gli impediscono prima di liberare la sua foga agonistica, ma al 108' il peso di un'intera Nazionale diventa la motivazione più grande per credere a quel pallone che in molti avrebbero abbandonato con largo anticipo. Il suo spirito da leone fa differenza in un palcoscenico del genere, allo stesso modo con cui, con una pazza rovesciata, aveva dato speranze ai bianconeri nella finale di Cardiff. Quello scatto che serve ad anticipare con la mente la sequenza successiva e a tirare ad occhi chiusi. La porta è lì, Mandzukic la sente e la incrocia perfettamente, facendo scatenare la panchina croata su cui ci rimette anche un fotografo. È così che vince il duello a distanza con il più quotato Kane, su cui pesa la grave colpa di aver fallito la chance di chiudere la partita. La copertina della semifinale va quindi alla coppia versione tricolore, un'immagine che sarà attaccata ai muri dello spogliatoio della Francia con un chiaro avvertimento: "Attenti a quei due". It's coming home. Ma non per la Croazia. Il biglietto di ritorno è programmato per lunedì, con un posto riservato alla coppa che luccica d'oro in tutte le parti del mondo. Un ipotetico trionfo dal sapore vagamente italiano.