Ancelotti: "Nazionale? No, voglio allenare un club". Ma non è una chiusura definitiva...

Calcio
Carlo Ancelotti (fonte lapresse)
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Ancelotti parla di un suo possibile incarico da CT: "Nazionale? Significherebbe cambiare mestiere, io voglio ancora allenare un club". Parole che, però, non rappresentano una chiusura definitiva all'ipotesi di un futuro sulla panchina dell'Italia

Aaa nuovo Ct cercasi. Dopo il fallimento della mancata qualificazione al Mondiale ed il successivo esonero di Ventura, tutta Italia attende il nome del nuovo commissario tecnico. Un nome forte, che possa dare una vera scossa al movimento intero e rialzare le sorti di una squadra che deve necessariamente essere rifondata. Insomma, Carlo Ancelotti. L'allenatore che tutti vorrebbero sulla panchina azzurra. Uno scenario che, da quello che sappiamo noi di Sky, potrebbe concretizzarsi, a patto però che l'offerta della Federazione per l'ex Bayern sia allettante e stimolante soprattutto dal punto di vista del progetto e del ruolo. Si devono leggere anche in questa chiave infatti le parole pronunciate domenica sera da Ancelotti, che apparentemente sembrerebbero chiudere la porta in faccia alla panchina azzurra.

"Onorato dell'interesse della Nazionale"

"Io alla guida dell'Italia? No, significherebbe cambiare mestiere – ha dichiarato alla Domenica Sportiva - Io voglio continuare ad allenare una squadra di club. Mi onora il fatto che tutti gli italiani mi vogliano. Il calcio italiano ha dei problemi e non credo che possa risolverli solo io, è una questione di sistema. Il calciatore italiano, al momento, non è a livello del suo omologo spagnolo, tedesco o inglese". Traduzione: io vorrei continuare ad allenare un club importante, quindi se proprio mi volete mi dovrete convincere. E in effetti contatti tra Ancelotti e la Federazione già ci sono stati, come lui stesso ha confermato: "La Figc mi ha contattato, ma c'è conflitto di interessa fra la Nazionale e il club - prosegue - La Figc deve predominare sulle squadre per migliorare il sistema. I club devono aiutare la Federazione. Con Tavecchio non ho alcun problema, ma non ho avuto contatti con lui. Non è un problema di presidenti o altro. Milan? Non ho mai avuto contatti con la nuova proprietà, ma mi piacerebbe tornare in Italia. La Juve? Sta facendo cose straordinarie, stimo molto Andrea Agnelli".

Il significato delle parole di Ancelotti

Dunque Ancelotti ha detto definitivamente no alla Nazionale? Come vi abbiamo già detto, no. Quello dell'allenatore emiliano è una sorta di messaggio tra le righe consegnato a Tavecchio e alla Federazione: presentatemi un progetto serio, mettemi al centro di un progetto di rinascita del calcio italiano e alla fine potrei dire di sì. E di certo non per una questione di soldi, l'ultimo aspetto che Ancelotti valuterà nel prendere una sua decisione.