Il Chelsea vince nel quarto turno di FA Cup ed elimina il Newcastle di Benitez. Decide la doppietta Batshuayi nel primo tempo, e la punizione di Marcos Alonso nella ripresa. E sul 3-0 tutto lo Stamford Bridge inneggia Antonio Conte
CHELSEA-NEWCASTLE 3-0
31', 44' Batshuayi (C), 72' Marcos Alonso (C)
TABELLINO
Chelsea (3-4-3): Caballero; Rüdiger, Cahill, Christensen; Zappacosta, Drinkwater, Kanté (78' Ampadu), Marcos Alonso; Pedro (81' Hudson-Odoi), Batshuayi, Hazard (73' Barkley). All: Conte
Newcastle (3-5-2): Darlow; Clark, Lascelles, Mbemba; Manquillo (77' Murphy), Hayden (83' Atsu), Shelvey, Saivet, Haïdara; Ritchie, Gayle (64' Joselu). All: Benitez
Ammoniti: 17' Mbemba (N)
Niente giant-killing allo Stamford Bridge. Dopo la sconfitta del Liverpool contro il WBA, e il Tottenham costretto al replay addirittura dal Newport County (squadra della quarta divisione inglese), il Chelsea risponde vincendo contro il Newcastle e avanzando al quinto turno di FA Cup per la diciottesima volta nelle ultime venti stagioni. Ci ha pensato Batshuayi, e subito nel primo tempo, a indirizzare la partita dello Stamford Bridge. Inizio in sordina e poi doppio squillo del belga in meno di quindici minuti, servito prima da Alonso dunque da Hazard. La ripresa racconta poi di un controllo totale della partita da parte del Chelsea. Tante occasioni, sopratutto con Pedro, e terzo gol proprio di Marcos Alonso su punizione. Una vittoria tonda e meritata.
A sorpresa: Batshuayi
È stato applaudito nel suo ingresso in campo a Londra Rafa Benitez, che sulla panchina del Chelsea vinse l’Europa League nel 2012. Applausi, poi, anche per i primi minuti, quelli in cui il suo Newcastle ha limitato la squadra di Conte, incapace di rendersi pericolosa in tutti i primi venti minuti abbondanti di partita. I Blues sono in campo col 3-4-3, e il trio offensivo è composto da Hazard, Batshuayi e Pedro. Benitez si mette allora con un 3-5-2, con però Manquillo e Haïdara - partiti come esterni di centrocampo - pronti a scivolare indietro e sigillare una difesa a cinque. Il primo squillo del match è dei Magpies, che vanno vicino al gol con Shelvey: la sua puntata in area, in anticipo su Christensen, trova però la parata di Caballero. La risposta Chelsea è però immediata, e letale. Al 31’ Pedro alza la testa e lancia Hazard che può puntare in area, il belga vede - e serve - il taglio di Alonso. Furbata dell’esterno ex Fiorentina che con la punta del piede indirizza il pallone verso Batshuayi che deposita a porta vuota il vantaggio. 1-0 per i padroni di casa. E anche piuttosto a sorpresa.
Batshuayi fa bis
A questo punto diventa tutto più semplice per la squadra di Conte. Davanti va vicino al raddoppio Antonio Rüdiger, che si improvvisa centrocampista sfiorando il gran gol a giro dal limite dell’area. Dietro ci mette sempre i guantoni Caballero, sempre presente quando chiamato in causa. Al 44’ arriva poi il raddoppio dei Blues, ancora con Batshuayi. Lo scambio questa volta è tutto belga, con Hazard a lanciarlo in area. Il tiro dell’attaccante del Chelsea viene deviato da Lascelles, ma si infila comunque in rete battendo Darlow. Nel finale di tempo altra parata di Caballero, che salva sulla zampata in area di Mbemba. Nessun miracolo del portiere ex City, ma lì dietro ha un gran da fare sui tentativi degli ospiti.
Magia di Alonso
Scongiurato un immediato ritorno in partita del Newcastle proprio a fine primo tempo, nella ripresa il Chelsea si limita a controllare la partita. I Blues vanno vicino al gol in due occasioni diverse, entrambe le volte nei primi dieci minuti di secondo tempo. Prima Pedro calcia alto dal limite, dunque Alonso prova la volée di sinistro in piena area, trovando però i guantoni di Darlow. Lo spagnolo deve però pazientare soltanto qualche altro minuto. Al 72’ è infatti proprio lui a chiudere la partita, con una punizione pennellata che si infila perfettamente in rete. Terzo gol e qualificazione ormai raggiunta per Conte e i suoi. Nel finale più volte sfiorato il poker: Pedro, Zappacosta e dunque ancora pericoloso Batshuayi (almeno in due occasioni). Finisce 3-0, e Conte rialza la testa dopo l’eliminazione in Coppa di Lega.