Arrivato in estate dal Lipsia, il brasiliano Bernardo non ha bluffato sulla propria conoscenza del nuovo club: "Merito del videogioco Fifa". Ma anche di un DJ molto famoso a Brighton. Ecco la sua curiosa storia: tra scuole private ed energy drink
Il Brighton lo ha pagato 10 milioni dal Lipsia. Lui è salito su un aereo ed è volato fino alla costa sud dell’Inghilterra per vestire la maglia dei Seagulls, i gabbiani, come è raffigurato nel loro logo. Conoscenza del nuovo club? Ampia, per quanto molto curiosa. Ad ammetterlo è lui stesso, nell’intervista rilasciata al Sun e senza bluff: “Tutto merito di Fifa. Ci gioco molto spesso e amo la ‘carriera allenatore’, e scegliere squadre delle divisioni inferiori per portale al top. La scorsa stagione poi il Brighton era già in Premier quindi ho visto anche qualche partita”. E la città? Anche qui nessun problema: “Ero in Brasile e dei miei amici mi hanno consigliato di guardare un dvd del concerto di Fatboy Slim sul molo di Brighton”. Detto fatto, e questa volta grazie al DJ britannico (che è cresciuto a Brighton e che in passato ha dato vita a un grande concerto in città, ndr) Bernardo ha raggiunto anche la conoscenza “concreta" della sua nuova casa.
Energy drink e scuole private
La storia del terzino sinistro brasiliano però non si ferma qui, e Bernardo al Sun racconta anche della sua infanzia profondamente diversa da quella di tanti altri calciatori suoi connazionali. Nessuna povertà, ma scuole private e possibilità economiche. Più gli allenamenti proprio con quei bambini che arrivano dalle favelas che, dice lui "mi hanno aiutato a tenere i piedi per terra. Nella mia scuola ero l'unico ragazzo nero, c’erano dei bambini che avevano un autista, e viaggiavano dentro un'auto a prova di proiettile. Noi non eravamo poveri (merito del padre, anch’esso calciatore, e omonimo, che nei Novanta ero passato anche dall’Europa nel Bayern Monaco, ndr). Ma quando ho iniziato col calcio e con gli allenamenti ho potuto vedere l'altra realtà del Brasile, e alla fine i miei migliori amici erano proprio quei compagni di squadra”. Bernardo cresce allora così, tra due estremi e dando i primi calci al pallone nelle giovanili del Red Bull Brasil, nella città di Campinas nello stato di San Paolo. Le abilità ci sono e la voglia di sfondare anche. Quella che gli fa mettere in stand by una laurea in giornalismo e lo porta verso le sponde europee delle squadre sponsorizzate dal celebre energy drink. Prima Salisburgo (dove fa il double al primo anno). Dunque il Lipsia, fino al recente passaggio in Premier. "In Brasile avevo sempre l'abitudine di svegliarmi tardi la domenica, accendere la tv e guardare la solita incredibile partita come Arsenal contro Manchester United o Chelsea contro Liverpool. In quei giorni sognavo di esserci anche io e di sfidare anche io quelle squadre”. Un sogno ora diventato concreto. E decisamente più bello anche della realtà simulata di un videogioco.
Ecco il DJ "Fatboy Slim". Un dvd di un suo live a Brighton ha aiutato Bernardo a "conoscere la città" (foto The Sun)