Manchester City, festa matta negli spogliatoi di Wembley per la vittoria della Carabao Cup
CARABAO CUPScene carnevalesche a Wembley nel post partita per la vittoria della Coppa di Lega inglese: Otamendi riprende la delirante festa negli spogliatoi, dove poco prima Mendy aveva improvvisato un karaoke a braccetto con Noel Gallagher
Il successo per il terzo anno di fila nella Coppa di Lega inglese ha scatenato i giocatori e lo staff del Manchester City. La Carabao Cup è ormai monopolio di Pep Guardiola, che ha portato a 7 il numero di questi trofei nella bacheca del club, ormai a una sola distanza dal Liverpool che in passato aveva preso il largo. Se dopo il triplice fischio i Citizens hanno potuto alzare la coppa al cielo tra coriandoli e festoni in tribuna, in quella che è la premiazione ufficiale di fronte agli oltre 80mila spettatori presenti a Wembley, i veri festeggiamenti si sono scatenati negli spogliatoi. Anche un po' tabù, ma ormai con i social network è fin troppo facile entrare negli spogliatoi, quando ci sono i giocatori a documentare il tutto. Tra i migliori reporter è da segnalare Nicolas Otamendi, che ha pubblicato una serie di stories esilaranti sul suo profilo Instagram. La coppa è protagonista, certo, ma il leader vero si chiama Brandon Ashton, il magazziere e tuttofare che quando c'è da far festa sale in cattedra. Alcune sue gesta nello spogliatoio non erano passate inosservate in occasione della vittoria in FA Cup lo scorso 19 maggio. Nella domenica di Wembley è stato ancora lui al centro degli "scivolini", che di solito si fanno sull'erba bagnata del prato di gioco, ma non stiamo a precisare certi particolari...
Mendy canta con Noel Gallagher
Se Otamendi si distingue come cameraman, il giocatore del City che batte tutti nel post-partita è senza dubbio Benjamin Mendy, che sulle note di Wonderwall si prende a braccetto un tifoso d'eccezione come Noel Gallagher intonando un classico degli Oasis. Lo spogliatoio si trasforma in un palco, la vittoria disinibisce tutti e si aprono le danze. Questo è il WonderCity, fino a che punto vorrà continuare a stupirci?