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Di Canio Premier Special- It’s a Goal! La Premier League e i suoi maestri su Sky

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La sesta puntata del "Di Canio Premier Special" viaggia nel tempo e nelle ere tattiche e tecniche, dando un ritratto preciso dei 12 prescelti: Shearer, Cole, Michael Owen, Robbie Fowler, Thierry Henry, Robin van Persie, Wayne Rooney, Didier Drogba, Sergio Agüero, Jamie Vardy, Harry Kane, Lampard. Appuntamento da oggi sui canali Sky Sport e disponbile on demand

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Da quando nel 1992 la First Division inglese ha modificato la sua struttura, svincolandosi dalla Football League (la lega) per passare sotto il controllo della Football Association (la federazione, detto senza entrare troppo nei dettagli), il calcio di lassù è cambiato parecchio. Ma è cambiato soprattutto negli anni del nuovo secolo, quando è diventato normale avere in gran parte delle squadre più stranieri - in campo, in panchina, nello staff tecnico - che britannici. Giocatori di altissimo livello, che hanno innalzato la qualità tattica e tecnica media del campionato. Cambiando anche, in parte, il modo di fare gol, ché alla fine è tutto lì il senso del calcio.

 

La sesta puntata del "Di Canio Premier Special" tocca proprio questo esaltante tasto, a partire dalla prima frase del titolo, che richiama la maniera classica, forse antica, di telecronisti e radiocronisti di raccontare il momento topico: “It’s a Goal! La Premier League e i suoi maestri”. Ovvero, i grandi realizzatori dal 1992 a oggi.

 

I primi, peraltro, avevano iniziato a segnare anche prima, e il più prolifico di tutti, Alan Shearer, aveva debuttato già nella vecchia First Division con una tripletta contro l’Arsenal, a poco più di 17 anni. Nella prima era della Premier League Shearer, pur non essendo un colosso, rappresentava una certa tradizione britannica, quella dei centravanti fisici, potenti, impavidi, ma già diverso era Andy Cole, suo predecessore al Newcastle United.

 

Era l’epoca, appunto, degli attaccanti legati a un certo tipo di calcio: basti pensare che nella stagione 1995-96 il 24,2% dei gol segnati dalle punte arrivò di testa, culmine di un periodo in cui il numero era stabilmente oltre il 20%. Nel 2019-20, al momento dell’interruzione, era invece del 13,9%, punto più basso di un declino iniziato tanti anni fa, con lo spostamento della tipologia di costruzione del gioco verso un approccio più calmo, manovrato. Anche se il campionato lo stava dominando il Liverpool, che dai suoi crossatori Andy Robertson e Trent Alexander-Arnold ha avuto una quantità spropositata di assist.

 

Di Canio, partendo dall’eccellenza di quegli anni e di quei due, Shearer e Cole - 494 gol in due nella massima serie - viaggia nel tempo e nelle ere tattiche e tecniche, dando un ritratto preciso, distinto, che solo un allenatore ed ex grande calciatore poteva dare, dei 12 prescelti: oltre a Shearer e Cole ci sono infatti Michael Owen, Robbie Fowler, Thierry Henry, Robin van Persie, Wayne Rooney, Didier Drogba, Sergio Agüero, Jamie Vardy, Harry Kane e Frank Lampard.

 

Sì, Lampard, perché in ogni tipo di calcio, e specialmente in quello moderno, è fuorviante l’accostamento gol=attaccante. Lampard - che Di Canio ha avuto come compagno di squadra al West Ham United - è stato infatti l’epitome del centrocampista con l’occhio per il gol: dai primi tempi, in cui si fiondava verso l’area avversaria come se l’erba della parte centrale del campo scottasse, alla maturità nella scelta dei tempi giusti, arrivata dopo l’incontro con Claudio Ranieri al Chelsea.

 

Ma nella transizione tra gli attaccanti degli anni Novanta e quelli del Ventunesimo secolo una continuità c’è, ed è pienamente coerente con la carnalità, la materialità di un calcio che spesso riesce a coinvolgere tutti e cinque i sensi. È la continuità sonora dello ‘yeeeeesssss’ urlato ad ogni gol, un suono brillante, gioioso, elettrizzante che dà al calcio britannico un tono diverso rispetto alle celebrazioni di altre nazioni e altre lingue, più cupe nelle varie forme di ‘gol’ (o ‘tor’) che vengono usate. Anche questo è un dettaglio - ma non un dettaglio - su cui Di Canio si sofferma, nella sua analisi.

 

Appuntamento da venerdì 8 maggio alle 17.30 e alle 23.15 Sky Sport Uno. Poi sabato 9 alle 12.30 e 22.15, sempre su Sky Sport Uno e alle 14 su Sky Sport Football. Infine domenica 10 maggio alle 12.45 su Sky Sport Football e alle 14.30 e 23.30 Sky Sport Uno. Disponibile anche on demand.