Il 'Massimo' della Premier: North London Derby

Premier League
Massimo Marianella

Massimo Marianella

©Getty

Partite, personaggi, aneddoti e luoghi che hanno fatto la storia del calcio inglese. In questa punta la rivalità Arsenal-Tottenham

Se avrete la fortuna di andare a vedere un North London Derby in uno dei due stadi ascolterete tanti cori dalle due gradinate. Non esattamente tutti “gentili”, ma vi divertiranno. In particolare non ne mancano mai due di sfottò reciproco. Dalla sezione dei tifosi dell’Arsenal intonano quello che finisce con “….noi mai retrocessi” e subito dall’altra parte arriva la risposta “…ma neanche mai promossi”. E’ il cuore del problema. Il motivo più importante per cui la rivalità tra questi due club è così aspra. Ci sono motivazioni tecniche, economiche, sociali, di territorio, ma soprattutto c’è una data…

1919

L’Arsenal era un club del sud di Londra retrocesso nel 1913 e in difficoltà economiche. Fu rilevato dal facoltoso Henry Norris che saldò i debiti (quasi £3000 sterline) spostò il club a nord e soprattutto usò le sue influenze politiche per far sì che nel momento della riorganizzazione a tavolino dei campionati dopo lo stop per la prima guerra Mondiale i suoi Gunners fossero mantenuti nella massima divisione. Cosa che accadde a scapito di chi, prima dell’interruzione, aveva ottenuto la promozione sul campo. Indovinato: il Tottenham.

Henry Norris, proprietario dell'Arsenal dal 1910 al 1929

Triste come un pappagallo

Quindi non solo la squadra dai colori biancorossi si era spostata dall’altra parte della città a soli 4km dal loro stadio andando ovviamente a rovinare il business economico di quartiere, ma si era anche preso il loro posto in First Division. Una leggenda rende quella data ancor più romanzesca. Nel 1908 il Tottenham fece la prima tournee all’estero in Argentina. Al ritorno il capitano della nave che li trasportava regalò al club come mascotte un pappagallo che morì nel 1919, proprio il giorno in cui l’Arsenal fu eletto in prima divisione al posto degli Spurs e lì nacque la celebre frase “Triste come un pappagallo” legata al club. Gli Spurs ottennero comunque la promozione diretta nuovamente l’anno successivo, ma questo non ammorbidì mai i rapporti tra i due club. Un’elettricità trasferita in campo che ha coinvolto gli stessi giocatori. Tutti i derby della capitale sono sentiti, ma quello del Nord di Londra entra negli spogliatoi. Fino agli anni 70/80 è stata una rivalità molto fisica con contrasti durissimi in campo tra cui leggendari quelli a metà anni 60 tra Dave Mackay degli Spurs e Peter Storey dei Gunners poi nell’era moderna, nessuno è mai sceso in campo con un giglio, sempre partite agonisticamente durissime, ma il duello è diventato più tecnico.

Dave Mackay durante un Tottenham-Arsenal del 1966

I gol in copertina al posto dei tackle

Henry ha segnato al Tottenham nel novembre del 2002 uno dei suoi gol più belli e con l’esultanza più intensa poi quattro anni dopo uno dei più importanti per simboleggiare cosa volesse dire per lui giocare contro quella maglia. Tenuto in panchina in vista della Champions League chiese di entrare in campo perché non ce la faceva a stare seduto e perdere quella partita. Forzò la mano a Wenger, entrò e non permise agli Spurs di vincere l’ultimo derby della storia ad Highbury pareggiando a 6 dalla fine.

Dopo di lui Rosicky, Sanchez, Fabregas hanno raccolto all’Emirates la torcia dei gol belli, ma soprattutto “sentiti” per i Gunners così come Harry Kane è “diventato capitano” degli Spurs prima ancora di mettere la fascia perché di gol all’Arsenal, di cui si favoleggia fosse tifoso da bimbo, ne ha fatti 10 in 3 stadi diversi (5 su rigore) tra cui sempre a WHL uno di testa fondamentale per una vittoria allo scadere e l’anno dopo nel 2016 uno meraviglioso da sinistra a giro sul palo lungo. Fantastico, uno dei più belli della sua carriera!

Il bilancio

Dei quasi 200 derby giocati l’Arsenal ne ha vinti 84 contro i 66 degli Spurs con, tra questi, 4 semifinali delle coppe nazionali su 6, ma soprattutto s’è levato anche la splendida soddisfazione di vincere due volte il Titolo di Campione d’Inghilterra nel 1971 e nel 2004 proprio a White Hart Lane festeggiando a casa dei grandi rivali. Gunners che nella loro storia hanno vinto quasi il doppio dei trofei degli Spurs (45 a 24) che però hanno fatto meglio in Europa vincendo un trofeo in più.

Il regalo più bello

I numeri nel confronto tra i due club sono in maniera schiacciante dalla parte dell’Arsenal, ma è grazie a questa rivalità che i due club sono diventati tra i più grandi d’Europa nel nome del solo termine che riesce a descrivere questa sfida: “Pride”! Orgoglio! Una delle partite più belle della storia del calcio, uno dei derby più elettrici e straordinari al mondo che per me ha significato il privilegio di commentare tante partite meravigliose, ma soprattutto il regalo di compleanno più bello della mia vita dei miei genitori. Aprile 1984. E’ stato il mio primo match in Inghilterra, ho visto un gol meraviglioso di un giocatore che adoravo, Charlie Nicholas, e provato emozioni straordinarie. Come solo il North London Derby può regalare.