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Manchester City come Pollock, quando la statistica diventa arte

Premier League

Niente di diverso da una delle classiche grafiche raccolte dalla famosa società Opta, ma con la magia del gioco di Guardiola. Nell'ultimo match contro il Newcastle (vinto 5-0) la sua squadra ha completato 787 degli 840 passaggi totali. E non è la prima volta che i citizens regalano queste curiosità

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Cinque gol, a zero. Quattro marcatori diversi e un'autorete. Un'altra goleada (solo sei giorni prima era arrivato il 4-0 ai già campioni del Liverpool) e un nuovo record che entra negli albi della famosa società di statistiche applicate allo sport Opta. Proprio contro il Newcastle, nella vittoria che ha blindato il secondo posto, la squadra di Guardiola ha infatti scritto un nuovo primato: 840 passaggi tentati, 787 riusciti. Una precisione del 93.7%. Mai nessuno aveva registrato una percentuale così alta da quando viene raccolto e analizzato questo dato, cioè dalla stagione 2003-04. E il risultato finale, come sottolinea Opta stesso, sarebbe degno di un quadro espressionista di Jackson Pollock.

Gli altri record del City

Nella partita contro il Newcastle, il City - pur già arresosi nella corsa al titolo ma vincitore della Coppa di Lega e ancora in corsa per FA Cup e Champions League - ha registrato anche un altro primato nella storia della Premier, mandando in doppia cifra di gol ben cinque calciatori diversi, vale a dire Aguero (16), Sterling (14), De Bruyne e Jesus (11) e Mahrez (10); l'ultima a riuscirsi era stato l'Everton, ma nella vecchia First Division 1984-85. Non solo, David Silva ha raggiunto la partecipazione a 150 reti nella sua carriera in Premier e De Bruyne ha eguagliato il proprio record stagionale di assist in Premier (già primato storico) di 18, stabilito anche nel 2016-17.

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Gli altri "quadri" del City

Altre statistiche da paura ma, questa volta, senza una grafica ad accompagnarle. Diversamente accadde lo scorso settembre, in una delle nove goleade stagionali del City che, quella volta, si scagliò come un uragano sul povero Watford, alla fine travolto 8-0. Più che una grafica artistica, fu semplicemente divertente: la "heatmap" (le zone in cui viene toccato più spesso il pallone) del povero Deulofeu, costretto a partecipare al gioco praticamente solo facendo ripartire l'azione a centrocampo.