Manchester Utd, il gruppo Ineos formalizza l'interesse. E spunta anche il fondo Elliott

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Dopo l’offerta della Qatar Islamic Bank dello sceicco Jassim bin Hamad al-Thani, per l’acquisto dei Red Devils in campo anche Ineos, che conferma l’interesse in un comunicato: “Vorremmo investire nello United per renderlo di nuovo il club numero uno al mondo”. E dall’Inghilterra filtra la notizia che tra le altre offerte per il club c’è anche il fondo Elliott, proprietario del Milan per quattro anni

Prima la comparsa della Qatar Islamic Bank (QIB) e dello sceicco Jassim bin Hamad al-Thani, che è stato il primo ad annunciare di aver presentato un'offerta per acquistare il Manchester United. Poi ecco il gruppo petrolchimico Ineos, che oggi conferma come anche il suo proprietario, il miliardario britannico Jim Ratcliffe, abbia fatto un passo avanti per provare ad assicurarsi il controllo dei Red Devils. Dopo settimane di illazioni su nazionalità e identità dei possibili acquirenti, si comincia a chiarire la situazione intorno al club inglese. "Possiamo confermare che Sir Jim Ratcliffe e INEOS hanno presentato un'offerta per la proprietà di maggioranza del Manchester United -ha scritto Ineos in un comunicato- Siamo ambiziosi e molto competitivi, vorremmo investire nel Manchester United per renderlo di nuovo il club numero uno al mondo".

 

 Il miliardario britannico Jim Ratcliffe proprietario di Ineos

United, interesse di Qatar e Ineos. E spunta Elliott

Consapevoli del peso dei tifosi in un club in cui il rapporto con la dirigenza è ai minimi termini, Al-Thani e Ratcliffe (nato a Manchester) hanno rivendicato con orgoglio il loro sostegno al club fin dall'infanzia. Al centro del loro impegno la cancellazione dei debiti del club - 580 milioni di euro ereditati dall'acquisizione da parte della famiglia Glazer nel 2005 - e massicci investimenti. Tra le altre offerte c'è, secondo il Times, quella dell'hedge fund americano Elliott, proprietario per quattro anni del Milan, prima di venderlo lo scorso giugno a un altro fondo americano, RedBird Capital, per 1,2 miliardi di euro. La proposta presentata da Elliott non sarebbe un'offerta d'acquisto ma per un possibile finanziamento: potrebbe comportare l'assunzione di una partecipazione da parte di Elliott nello United o il finanziamento del debito, o una combinazione di entrambi. Elliott gestisce un patrimonio di 46 miliardi di sterline e ha posseduto l'AC Milan dal 2018 fino ad agosto dello scorso anno. La famiglia Glazer, proprietaria di United dal 2005, cerca una vendita totale o parziale o una partnership con terzi. 

La valutazione dei Glazer e le offerte sul tavolo

La famiglia Glazer aveva parlato di una richiesta di 6 miliardi di sterline per il club, ma recentemente la New York Stock Exchange lo aveva valutato per 2,9 miliardi di sterline. Lo scorso novembre la famiglia Glazer, proprietaria del Manchester United, annunciava di cercare dei compratori che fossero interessati all’acquisto del club. Raine Groupe viene scelto per seguire il processo di compravendita, forse anche visti i risultati ottenuti per il Chelsea. La scadenza per presentare le offerte era stata fissata alle 23 di venerdì 17 febbraio. In questa fase iniziale la richiesta era di un paragrafo che spiegasse il tipo di proposta e la percentuale del club che si intende acquistare. Questo, oltre alla prova di avere fondi a sufficienza per farlo. I Glazer devono ora decidere, alla luce dei primi elementi trasmessi, se avviare la seconda fase della trattativa svelando a uno o più potenziali acquirenti le informazioni finanziarie complete del club in modo che possano affinare le proprie offerte. Non c'è un calendario predefinito per questa decisione e dipenderà soprattutto dal divario tra le prime offerte e cosa sperano di ricavarne i Glazer. La banca d'affari americana Raine, incaricata della vendita, puntava a un prezzo tra 6 e 7 miliardi di sterline (6,7 e 7,9 miliardi di euro) nella sua presentazione agli investitori, ma questa valutazione è considerata eccessiva. Secondo il Guardian, Al-Thani si sarebbe impegnato in un'offerta "oltre 4 miliardi di sterline (4,5 miliardi di euro)".