Anno nuovo, vecchio duello. Ma con l'X Factor De Zerbi

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Filippo Benincampi

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La seconda giornata della nuova Premier League ripercorre il filo della scorsa stagione. Con una certezza in più però... 

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"I love to win this way"

Il titolo del weekend arriva poco prima che a Selhurst Park il centralinista spenga le luci della seconda giornata. L’Arsenal ha vinto 1-0 contro il Palace con un rigore di Ødegaard e tanta sofferenza per l’espulsione di Tomyasu. La maglia giallofluo nasconde il sudore degli ultimi minuti in cui Arteta capisce che per esorcizzare la maledizione delle trasferte del lunedì sera (0 vittorie nelle precedenti 4 sotto la sua guida) bisogna mettere dentro un palleggiatore, Jorginho, e un difensore in più, Kiwior. Rice trasmette sicurezza nel controllo del possesso finale, ma resta il problema principale: chi segna? Nketiah si procura il rigore ma spreca tanto, Kai Havertz è ancora Shy Havertz. Ma ad Arteta va bene così: “Amo vincere così”.

1-0, lo stesso risultato con cui Guardiola batte il Newcastle di Eddie Howe. Il City festeggia il Treble impreziosito dalla Supercoppa di Atene prima di giocare brillantemente la partita a scacchi con i Magpies. Con la palla, il City si schiera con il 2-3. Akanji alza la posizione e affianca Kovavic e Rodri in mediana, Walker e Grealish larghi. Superiorità numerica sulle fasce, superiorità in mezzo con il 3 vs 3 che impedisce al Newcastle di prevenire Foden alle spalle, indiscusso Man Of the Match. La decide Julian Alvarez, poi il City non soffre mai. Guardiola scherza con un tifoso che lo invitava a fare le sostituzioni. “Vieni tu al posto mio” e il pubblico si diverte. Pep sorride, esulta al fischio finale. La maglia per Carlo Mazzone è un tocco di classe.

High Flying Seagulls

Roberto De Zerbi è l’allenatore più innovativo degli ultimi 20 anni. Se lo ha detto Pep Guardiola, possiamo scriverlo anche noi. A Wolverhampton è show, ma fino al 70’. “Una grande squadra non si ferma a 20’ dalla fine”. Va bene Roberto, non fa una piega. Ma che spettacolo. Mitoma dribbla tutte le Midlands e segna. All’Università di Tsukuba, in Giappone, si è laureato con una tesi sull’arte del dribbling. Estupinian e March arrivano da tutte le parti. Julio Enciso merita la maglia numero 10 concessa da De Zerbi dopo aver promesso di regalarla alla mamma. 4-1 al Luton, 1-4 al Wolverhampton. Concedeteci una banalità: i Seagulls volano.

"Il Man United è il nuovo Tottenham"

Mai banale invece Roy Keane che non le manda a dire nel post di Tottenham-Man Utd. I Red Devils non promettono nulla di buono dopo due partite deludenti. Se contro i Wolves l’arbitro aveva dato una mano perdonando Onana, contro il Tottemham avvolgente di Ange Postecoglu, il ManU si scioglie nel secondo tempo dopo aver sprecato tanto nel primo. L’atmosfera al Tottenham Stadium per la prima in casa dopo l’addio del miglior giocatore della storia del club è elettrica. L’uomo chiave è Yves Bissouma, 2 premi di man of the match in 2 partite. È ovunque e sempre lucido sotto pressione. Trasmette fiducia a Sarr che segna il suo primo gol in Premier League. Maddison danza tra le maglie rosse e si diverte un mondo. Vicario si merita il primo clean sheet con tre parate di livello. Due squadre agli antipodi. Due universi rovesciati. Gli Spurs meglio senza Kane, lo United peggio con i soliti più Mount e Onana.

L’apparenza inganna

Qualche saggio sulla via del pub lo avrà pensato dopo la vittoria del Liverpool sul Bournemouth. 3-1 sul tabellino. Prestazione preoccupante. Il Bournemouth ha già interiorizzato il pressing alto del Rayo Vallecano di Iraola e dopo 3’ ha già segnato e visto annullarsi un gol. Luis Diaz e Diogo Jota ci ricordano quanto siano state pesanti le loro assenze l’anno scorso. Salah segna sulla respinta dopo il rigore sbagliato. Supera Gerrard e diventa il quinto marcatore della storia dei Reds ma è spento, a tratti irriconoscibile. 

Come il Chelsea di Pochettino, brillante alla prima contro il Liverpool e ko sotto i colpi del solito vecchio West Ham, forte sulle palle inattive e con un intramontabile Michail Antonio. Moises Caicedo, l’acquisto più costoso della storia del calcio inglese, entra e commette fallo da rigore. I tifosi del West Ham cantano rivolti al settore ospiti: “siete ricchi ma fate schifo”. L’apparenza inganna e i soldi non fanno la felicità. Clichè mai passati di moda.