Toney , l'attaccante del Brentford squalificato per scommesse: le analogie con l'Italia

il caso
Gianluigi Bagnulo

Gianluigi Bagnulo

A proposito della vicenda che vede coinvolti Fagioli, Tonali e Zaniolo, c’è un precedente recente in Inghilterra: dove Ivan Toney, attaccante del Brentford che ha chiuso la scorsa Premier a quota 20 gol, è stato punito con una squalifica inizialmente di 15 mesi, poi ridotta a 8. Tornerà a gennaio 2024 ma ha perso il mondiale in Qatar 

CASO SCOMMESSE, LE NEWS LIVE

In attesa di capire gli sviluppi dell’indagine del caso scommesse in Italia, senza bisogno di scavare troppo c’è un precedente molto recente di un caso avvenuto in Inghilterra che potrebbe aiutarci a capire qualcosa in più. È il caso di Ivan Toney, attaccante del Brentford. Le similitudini sono tante: ci sono di mezzo le scommesse e pure la nazionale, quella inglese che Toney sognava in vista del mondiale in Qatar a suon di gol in Premier League. Poi, all’apice massimo della sua carriera, l’apertura dell’indagine da parte della FA per scommesse. In un periodo precedente all’esperienza al Brentford, infatti, Toney aveva scommesso su sé stesso e su partite dei suoi club (delle serie inferiori del calcio inglese). 126 scommesse sul campionato a cui prendeva parte, 29 sul suo club, 16 sulla vittoria della sua squadra, in 11 delle quali era in campo. 13 scommesse sulla sconfitta dei suoi mentre altre 15 le aveva piazzate su sé stesso marcatore. Un totale di 232 violazioni delle norme sulle scommesse con in più l’aggravante di non aver collaborato inizialmente con la giustizia inglese, provando anzi a nascondere le prove. 

Toney, squalifica ridotta a 8 mesi: torna a gennaio 

Risultato: squalifica iniziale di 15 mesi, poi ridotta a 11 quando l’attaccante si è dichiarato colpevole di tutti i capi d’accusa, e ulteriormente ridotta a 8 mesi per comprovata ludopatia e dipendenza da gioco d’azzardo. Toney, che nel corso dell’indagine ha continuato regolarmente a giocare chiudendo la scorsa Premier League a 20 gol, in una recente intervista ha richiamato l’attenzione sul problema, chiedendo più aiuti psicologici per le persone ludopatiche e maggiore attenzione sul tema. Tornerà in campo a gennaio 2024, ma nessuno potrà restituirgli quel mondiale saltato per non aver saputo resistere al suo vizio più grande.