Rio Ngumoha è un fiume di talento: oggi compie 17 anni ma è già nella storia del Liverpool

È uno dei pochi che il regalo per il compleanno numero diciassette anziché scartarlo, lo firmerà. E sarà un gran bel regalo: il primo contratto da professionista. Non certo una sorpresa, piuttosto una cosa ampiamente annunciata. La vera sorpresa Rio Ngumoha l’ha fatta a tutti i tifosi del Liverpool con quattro giorni di anticipo: il suo gol da tre punti quasi fuori tempo massimo contro il Newcastle . E Arne Slot è stato ripagato per la fiducia che gli ha dato. È stato velocissimo a fare gol, ma la velocità è una sua caratteristica: in campo e nella carriera. Il giorno del suo debutto tra i grandi, per dire, a febbraio in FA Cup contro l’Accrington, è diventato il più giovane esordiente del Liverpool: aveva 16 anni e 135 giorni. 200 giorni dopo è arrivata la notte del St. James Park, quella che ha fatto aggiornare anche le statistiche sul marcatore più precoce della storia Reds. A 16 anni e 361 giorni ha tolto il primato a Ben Woodburn che nove anni fa aveva fatto gol al Leeds, ma aveva già 17 anni e 45 giorni. Che fosse un predestinato è stato chiaro dalla culla. O quasi. Nato a Londra, ha amato da subito il calcio. Sin da quando bambino nei parchi pubblici della capitale prendeva a calci qualsiasi cosa rotonda gli capitasse a tiro. La prima svolta all’età di otto anni, quando entrò nell’Academy del Chelsea, bravo ad anticipare l’Arsenal. Basta rileggere le dichiarazioni del suo primo allenatore per capire che cosa potesse diventare: “Era un talento fenomenale nell'Under 9. Non lo dico alla leggera: è uno dei migliori talenti dell’Academy che abbia mai incontrato e vi assicuro che ho visto alcuni dei migliori giocatori che poi sono diventate delle superstar” ha detto Saul Isaksson-Hurst. E la conferma alle sue impressioni è arrivata presto. “Vi racconto un aneddoto: siamo andati a un torneo in Francia e c'erano tutte le più grandi squadre come Juventus, Ajax e Anderlecht. Noi siamo usciti nella fase a gironi - ha spiegato - ma Rio ha vinto il premio di miglior giocatore del torneo, cosa che non succede mai nel calcio, visto che questi premi di solito vanno a chi vince il torneo”. Nelle giovanili Blues è stato un continuo crescendo, stoppato dall’entrata in scena del Liverpool. Perché la seconda svolta per Rio arriva l’estate del 2024. Il Chelsea ha tantissimi giocatori, soprattutto nel suo ruolo . Non vede grandi spiragli per il suo impiego e allora sceglie di ripartire da Liverpool. Entrata in scena un po’ a gamba tesa e che il Chelsea non prende nemmeno benissimo, perché ancora oggi si sta aspettando che un Tribunale decida l’ammontare dell’indennizzo che i Reds dovranno riconoscere ai Blues. In un attimo arriviamo ad oggi. Le prime avvisaglie sembrano un segno del destino. Il giorno in cui viene ufficializzata la cessione di Luis Diaz al Bayern, nel vuoto lasciato sul colombiano a sinistra si vede una luce. Ancora magari non una stella, ma sicuramente un bagliore che fa bene sperare. Un sedicenne che fa gol contro i giapponesi dello Yokohama Marinos. Passano pochi giorni e Rio conquista anche Anfield. La doppia amichevole contro l’Athletic Bilbao è attesa come una passerella per i nuovi arrivati: Florian Wirtz, Milos Kerkez, Giorgi Mamardashvili, Hugo Ekitiké e Jeremie Frimpong giocheranno la seconda. Ma nella prima sfida tra le due squadre Rio prende palla, si fa mezzo campo e segna un gol meraviglioso, prima di servire un assist di testa a Darwin Nunez. La Kop aspetta di ammirare i nuovi, ma comincia a cantare per Rio, con la netta impressione che un qualcosa di grande stia nascendo. Agosto 2025 è un mese che non dimenticherà facilmente. Come i pensieri che hanno accompagnato la sua corsa dopo aver battuto Pope a Newcastle. Il dopo, se possibile, è stato anche meglio, con il difensore avversario Dan Burn che è andato a congratularsi con lui, e i tifosi Magpies ad applaudirlo. “Goditi questo momento e questi applausi” gli ha sussurrato Slot. John Terry ha previsto grandi cose per il suo futuro e Isaksson-Hurst è andato addirittura oltre: “Ho scommesso con suo fratello che un giorno entrerà nella lista per il Pallone d’Oro”. Chissà se indovinerà anche questa profezia. Intanto, in attesa della prossima partita, può godersi il suo giorno speciale. Non per quello che ha fatto in campo, ma per tutto l’affetto che avrà intorno a sé. E, come un normale ragazzo di 17 anni, per i regali che dovrà scartare, e non firmare. Buon compleanno, Rio.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Rio Ngumoha è un fiume di talento: oggi compie 17 anni ma è già nella storia del Liverpool

Alessandro Sugoni