La nuova regola degli 8 secondi per i portieri non è una rivoluzione ma...

Avete presente quando la vostra squadra sta perdendo e vi arrabbiate con il portiere avversario perché sembra metterci una vita a rialzarsi? O quando, al contrario, la vostra squadra sta vincendo e urlate al vostro portiere “resta giù, prendi tempo!”? Ecco, tutto questo potrebbe non accadere più. L'Ifab ha infatti approvato una modifica alla regola per evitare le perdite di tempo da parte dei portieri con il pallone in mano: a partire dal prossimo 1° luglio, i numeri 1 avranno a disposizione 8 secondi per rimettere la palla in gioco, altrimenti verrà fischiato un corner per la squadra avversaria. C’è chi ha detto che questa nuova regola è una ‘rivoluzione’ e anche chi l’ha paragonata all’introduzione della regola del retropassaggio. Non sono molto d’accordo. Quella sì, fu una rivoluzione. Questa, invece, cambierà alcuni aspetti del gioco ma non lo rivoluzionerà. Se dovessi individuare un aspetto ‘rivoluzionario’ di questa regola, quello che mi colpisce è che si va a punire un'infrazione comportamentale con una sanzione tecnica. A dire la verità, già adesso con la regola dei 6 secondi è – in teoria – così: se il portiere tiene la palla più di 6 secondi, viene fischiata una punizione indiretta dentro l’area. Ma, nella pratica, sappiamo bene che non accade mai. Anche perché, in generale, di punizioni indirette dentro l’area se ne vedono pochissime nel corso di una stagione e gli arbitri sono quindi più restii a fischiarne una. I calci d’angolo, invece, sono all’ordine del giorno. Aumentando i secondi e introducendo una sanzione più ‘usuale’ c’è la reale possibilità che gli arbitri inizino a ‘punire’ i portieri più spesso. E questo è certamente un passo in avanti. Ci sono però diverse considerazioni da fare. In primo luogo, servirà uniformità. All’interno della stessa partita, dello stesso campionato e in generale in tutte le competizioni. Tutti arbitri dovranno applicare la regola con la stessa severità. Non può capitare che in una partita i portieri vengano sempre sanzionati e in un’altra no. Questo creerebbe troppa confusione e, di conseguenza, inevitabili proteste e discussioni. Resta anche da capire come il portiere e i giocatori potranno effettivamente rendersi conto dei secondi che passano. Se guardi sempre l’arbitro, non vedi come si posizionano i tuoi compagni o gli avversari. Bisognerà poi chiarire da quando partono questi famigerati 8 secondi. Appena il portiere effettua la parata? Quando va a terra? O quando si rialza? Anche Leali ne ha parlato in una recente intervista: “Penso ci vorrà chiarezza nel capire quando inizierà il conteggio degli 8 secondi e sarà importante la segnalazione da parte dell'arbitro sul termine degli 8 secondi, perché noi portieri a volte non ci rendiamo conto del tempo effettivo che passa, soprattutto quando facciamo salire i nostri compagni per rinviare lungo”. Le dichiarazioni del portiere del Genoa portano a un’altra importante questione. Secondo me, questa nuova regola potrebbe far ‘tornare di moda’ il lancio lungo del portiere. Per porter fare la famosa ‘costruzione dal basso’ il portiere deve aspettare che la propria squadra si posizioni bene in campo ma con soli 8 secondi a disposizione i compagni potrebbero non fare in tempo a posizionarsi al meglio. I portieri potrebbero quindi essere ‘costretti’ a rispolverare il vecchio rinvio. La regola degli 8 secondi è stata sperimentata nel nostro campionato Primavera e i dati dimostrano che i portieri sono tornati a giocare più spesso la palla lunga. Un’altra possibile novità, a livello ‘strategico’ e tattico, riguarda il pressing. Le squadre potrebbero essere portate a effettuare con maggiore frequenza un pressing offensivo quando il portiere avversario blocca il pallone per impedirgli di fare giocate semplici e costringerlo a una scelta affrettata ed errata. Personalmente ritengo che introdurre regole per ridurre le perdite di tempo sia giusto. E’ molto importante limitare i tempi morti e sanzionare chi perde troppo tempo, ma sono contrario al tempo effettivo. In una partita di calcio il tempo non ha sempre lo stesso valore nell'arco dei 90 minuti, per questo pensare di introdurre il tempo effettivo non mi sembra una soluzione adatta. Lo dico perché questa nuova regola mi sembra più un’interpretazione da tempo effettivo. Ma da quello che vedo la maggior parte delle perdite di tempo avvengono a gioco fermo e non quando il pallone è in gioco. Non penso quindi che con questa nuova regola si avranno tante perdite di tempo in meno. Per questo sostengo che questa regola non sia una rivoluzione, ma pur sempre un passo avanti. E sì, anche io, mi ci dovrò abituare…

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Luca Marchegiani