Il portiere inglese torna a parlare del suo trasferimento in prestito al Torino e della scintilla mai scattata con l'allenatore catalano: "Non sarei mai riuscito a fargli cambiare idea e convincerlo che ero l'uomo giusto"
Lasciare il Manchester City non è stato facile ma si è trattato di una scelta quasi obbligata. Joe Hart torna a parlare del suo trasferimento in prestito al Torino e della scintilla mai scattata con Pep Guardiola. "Non sarei mai riuscito a fargli cambiare idea e convincerlo che ero l'uomo giusto - confessa il portiere inglese -. Era una battaglia che non potevo vincere. Il calcio è uno sport dove contano le opinioni, alcuni hanno grande considerazione di me e altri probabilmente pensano che io sia inutile. Sfortunatamente per me, mi sono trovato a dover cercare qualcuno che pensasse potessi essere d'aiuto alla sua squadra".
Guardiola non ha mai fatto mistero di preferire i portieri bravi con i piedi e capaci di far ripartire l'azione da dietro. "Io devo provare a essere quello che sono - replica Hart -. Ognuno ha le proprie idee e affermerà come le cose devono essere, può avere ragione oppure no e ci sono poi persone con le quali è difficile discutere perché quello che fanno e dicono trova grande sostegno. Alla fine posso solo prendermi cura di me. Sono sempre aperto alle nuove idee ma posso lavorare secondo le mie capacità".