Gagliardini: "Grazie Gasp. Italia? Mio fratello.."
Serie ARoberto Gagliardini e la sua favola azzurra. Dall'Atalanta alla Nazionale, "una doppia soddisfazione" la definisce lui. Che poi ringrazia Gasperini e svela: "Mio fratello lo ha saputo prima di me..."
“Raggiungere la Nazionale maggiore con la maglia dell’Atalanta, da bergamasco, è una doppia soddisfazione”, racconta Roberto Gagliardini al sito ufficiale del club nerazzurra. Una settimana da favola la sua, dopo un inizio di stagione da sorpresa nel centrocampo di Gasperini. Le prime, grandi prestazione e poi il gol, un bilancio felice che ha portato alla chiamata azzurra. Un vero e proprio sogno per un ragazzo che, fino alla scorsa stagione, aveva avuto tante difficoltà e che con Gasperini ha trovato fiducia, continuità e sorrisi. “Devo dire grazie all'Atalanta e anche a Gasperini se sono qui. Dopo la convocazione ho ricevuto tante chiamate, su tutte mi hanno fatto piacere i complimenti del presidente Percassi e del mister. E io li ho ringraziati, perché molto merito è della società e dell'allenatore. C'è tanto di Gasperini in questa convocazione. Mi ha schierato col Napoli e da lì è partito tutto, un momento positivo sia a livello personale che di squadra che ora mi permette di realizzare questo mio sogno”, continua il centrocampista nerazzurro. La dedica per Gagliardini è “scontata”: “Alla mia famiglia, alla mia ragazza e agli amici più stretti che mi sono stati vicini nei momenti più difficili. Mi sa che quando tornerò dovrò offrire un paio di cene: agli amici e alla squadra perché se sono qui è anche grazie ai miei compagni”.
Gagliardini: “Non è un punto di arrivo. E mio fratello lo ha saputo prima di me…”
Questa convocazione non è un punto di arrivo, assicura Gagliardini. Anzi: “Semmai lo considero un punto di partenza. Il cammino è ancora lungo, ce la metterò tutta per fare ancora bene e cercare di meritarmi altre opportunità. Mi hanno fatto molto piacere le parole del ct Ventura. Nel calcio conta ciò che fai nel rettangolo verde. Adesso è un bel momento sia per l'Atalanta che per me e questa situazione sicuramente ha agevolato questa convocazione. Come l’ho saputo? Avevo appena finito l'allenamento del mattino con l'U21, accendo il cellulare nello spogliatoio e il primo messaggio che leggo è quello di mio fratello che mi dice della Nazionale maggiore. Lì per lì non capivo, poi sono andato a controllare su internet e ho letto dell'infortunio di Marchisio. Allora mi sono reso conto che era tutto vero. Il passaggio dall’Under 21? All''inizio come a scuola, quando entri in una classe nuova, però da subito mi hanno accolto tutti bene. Ma devo dire che fa un certo effetto trovarsi come compagni di squadra dei campioni come Buffon, Bonucci o De Rossi”. La favola continua. Anzi, è appena iniziata.