Sousa: "Kalinic? Straordinario. Chiesa migliorerà"

Serie A
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L'allenatore della Fiorentina in conferenza alla vigilia della sfida contro il Genoa (recupero): "Loro una squadra fisica e non solo, sarà dura. Infortunati? Parlerò col medico e valuteremo. Felice di avere Nikola con me"

Una settimana di fuoco. Dal Genoa al Napoli, passando per la Lazio. La Fiorentina all’esame Europa, a cominciare dal recupero della gara di Marassi. Solo 60 minuti, "ma io preparo la partita come sempre, prenderò le decisioni migliori per chi giocherà", ha detto Paulo Sousa in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Genoa. "Conosco Juric, stima il nostro calcio e ci ha studiato perciò conosce le nostre dinamiche - ha proseguito l’allenatore della Fiorentina -. Anche lui propone un calcio simile, è una squadra fisica che sta molto bene. A livello collettivo forse è anche superiore a noi, perciò sarà una sfida interessante ed equilibrata, ma spero di dare continuità ai nostri risultati".

Gli infortunati e le scelte - "Non ho ancora parlato con il medico - ha aggiunto Sousa parlando dei possibili assenti -, Borja sta recuperando ma vediamo come andrà l'allenamento di oggi. E vediamo tutti come si proporranno. Toledo sta recuperando, altri hanno preso botte ma non da essere esclusi", ha aggiunto Sousa. "Loro sono molto aggressivi, non solo dietro, e marcano quasi sempre ad uomo. In alcuni momenti siamo arrivati in porta superandoli ma dobbiamo vedere come sta Babacar", ha sottolineato il portoghese sul possibile impiego delle due punte in attacco.

Chiesa e Kalinic - "Chiesa è un esterno, ogni allenatore deve far acquisire la complessità del gioco nel ruolo, ma ha margine di miglioramento e noi lo aiuteremo", ha detto Sousa sul giovane talento della Fiorentina. Infine, una battuta su Kalinic e sulla clausola da 50 milioni rivelata da Andrea Della Valle: "È il suo momento, è un grandissimo giocatore non solo per quello che esprime in campo ma anche a livello umano è straordinario. Da avere sempre accanto come giocatore e compagno, oltre che come persona", ha concluso Paulo Sousa.