Sarri: "Mertens straordinario, ma la mentalità..."
Serie ADopo la tripletta della scorsa settimana contro il Cagliari, il belga segna quattro gol anche contro il Torino, in una partita in cui le reti non sono certo mancate. L’allenatore degli azzurri: "Vinciamo e giochiamo bene, ma dal punto di vista della mentalità dobbiamo crescere ancora molto"
Otto gol, un poker e altri tre punti per la squadra di Maurizio Sarri. Il Napoli batte il Torino con il punteggio di 5-3 e si porta così a quota 34 punti, terzo in classifica ad una cola lunghezza dalla Roma. Di Mertens, della condizione dei suoi calciatori e di mercato ha parlato nel post partita l’allenatore azzurro, ai microfoni di Sky Sport: "Non so niente di Pavoletti, non mi interessa. Non mi occupo di mercato che è la cosa più noiosa del calcio, quindi parlo di Mertens e dico che è un grandissimo giocatore che si sa adattare anche se viene spostato in altre posizioni del reparto offensivo".
Mertens fuoriclasse - "E’ chiaro che segna di più al centro dell’attacco, mentre se resta esterno può fare più assist per i compagni. In passato non ha mai reso quanto le sue potenzialità enormi potevano far pensare, l’unico problema è tenerlo 'in corda' per fargli trovare continuità; nella sua carriera si sono sempre alternate partite di rendimento molto alto ad altre più basso. Lui deve convincersi che è un fuoriclasse. Da quando gioca da falso nueve si è adattato e ha preso l’abitudine a fare cose diverse, con lui in campo giochiamo più con scambi rapidi, con gli attaccanti esterni più vicini a lui. Si vede che Dries sta bene, rispetto a Milik può venire a mancare una punta di ruolo che possa farci salire con più facilità. Così facciamo più ripartente veloci; comunque non ci cambia la vita, così non possiamo abbassare il ritmo, però certe leggerezze si pagano anche se si ha un attaccante vero".
Gol e bel gioco - "Raramente sono entrato negli spogliatoi arrabbiato come oggi, abbiamo fatto una gara di grande qualità e abbiamo concesso tre gol regalandoli all’avversario a causa dei nostri cali di tensione. Dal punto di vista della squadra siamo arrivati ad un livello davvero molto elevato, siamo molto belli da vedere. Dal punto di vista della mentalità dobbiamo crescere perché dovevamo finire palleggiando. E’ anche normale, visto che abbiamo diversi giovani e ci può stare. Ma se vogliamo diventare una squadra vera, che raccoglie quanto produce, che fa punti per le prestazioni che fa, dobbiamo fare ancora dei passi in avanti. Abbiamo dato la partita per acquisita e non deve succedere".
"Non dobbiamo staccare la spina" - "Cosa avremmo potuto fare di più quest'anno? Abbiamo affrontato la Roma in un periodo in cui facevamo fatica, con la Juventus l’anno scorso abbiamo anche vinto, abbiamo battuto Inter e Milan in casa facendo tanti gol. A Torino abbiamo fatto errori ed è per questi motivi che mi arrabbio, con la Juve non abbiamo meritato di perdere ma abbiamo sbagliato e abbiamo perso. Dobbiamo abituarci ad avere la testa sempre al 101%; la fase difensiva è buona ma quando stacchiamo la spina si vede e il mio lavoro è quello di dare una mentalità più cattiva".