In casa Milan proseguono i lavori verso il closing. Dopo l’ultimo incontro fra Fassone e i vertici Fininvest emergono nuovi dettagli
La condivisione decisionale non è semplicemente formale, ma un atto dovuto. Nei confronti di chi ha già sborsato 200 milioni di euro, e soprattutto dal primo luglio 2016 si è fatto carico di ogni spesa dell'AC Milan. In poche parole: i soldi di gestione del club che Fininvest sta anticipando da luglio, verranno rimborsati interamente al momento del closing. E se il Milan spende ogni mese 8/9 milioni euro tra stipendi, spese, gestione e utenze varie, in 8 mesi la cifra che il gruppo Sino Europe Sports dovrà 'restituire' a Fininvest è vicina ai 70 milioni di euro.
Rinnovi e mercato bloccati - Ecco perché dai cinesi arriverà un continuo 'no' alle richieste di prolungamento di contratto di giocatori che non siano De Sciglio e Donnarumma (in scandenza a giugno 2018). Ecco perché il mercato avrà zero budget. Ecco perché la consistenza del premio (in caso di vittoria a Doha) verrà decisa dai cinesi. Il valore del club deve rimanere intatto, almeno fino al 3 marzo. Poi si capirà se sarà o meno clonsing. Il mercato di gennaio dirà poco. Ecco perché sarebbe meglio i botti organizzarli per il 23 dicembre. A Doha. Non ci sarebbe migliore occasione