Un 2001 per il Genoa: Pellegri già tra i grandi
Serie ADopo i casi di Donnarumma e Kean, ecco un altro giovanissimo che esordisce in A: Pietro Pellegri ha giocato la sua prima gara in massima serie a 15 anni e 280 giorni
Marzo 2015. "Il prossimo Messi? Si chiama Pellegri. Ma spero che non mi senta altrimenti si monta la testa” affermò convinto il presidente del Genoa Enrico Preziosi. Dicembre 2016. 18esima giornata di Serie A, lista dei convocati per Torino-Genoa in mano e occhio che cade su quel ragazzino inserito tra i tanti campioni: Pietro Pellegri. Nato il 17 marzo 2001, quindici anni. Ma già tra i grandi, per una panchina in prima squadra che profuma di storia perché il suo esordio rappresenta un record assoluto in Italia.
Made in cantera Genoa - Dire che il Genoa ci abbia creduto fin da subito è quasi riduttivo, e le parole di Preziosi lo dimostrano. Ma il club rossoblù ci crederà ancora per un bel po’ in Pietro Pellegri, uno dei primi prodotti della cantera rossoblù, perché il ragazzino merita decisamente: non sarà il prossimo Messi, anche per caratteristiche fisiche e tecniche differenti (Pietro è una prima/seconda punta fisica, strutturata e bella alta, quasi 1.88) ma le sue qualità sono sotto l’occhio attento di tutto il mondo giovanile italiano ormai da anni. Gol (15) e prestazioni nei giovanissimi nazionali che hanno vinto l’edizione italiana della Nike Cup e si sono fermati solo in semifinale durante le fasi finali internazionali, gol e prestazioni anche in U-17 rossoblù quando c’era da misurarsi con ragazzi addirittura due anni più grandi. Presenze e tanta sostanza anche nelle Under Nazionali, dalla 15 alla 17. Attualmente sarebbe un ‘allievi’ ma gioca stabilmente in Primavera da due anni. E vorrà pur dire qualcosa. Parole, parole ma soprattutto fatti (e reti!) anche in prima squadra.
Gli occhi delle grandi d'Europa addosso - Se nasci a Genova e cresci nel quartiere di Pegli non può che esserci il rossoblù Genoa nel tuo destino. Tant'è che il sogno di Pietro Pellegri è sempre stato uno solo: "Voglio esordire in prima squadra con quei colori addosso". Lo stesso desiderio di papà Marco, team manager della Primavera rossoblù e responsabile, tra le altre, dello studentato dove Pietro studia giornalmente, come tutti i ragazzi di 15 anni. Mare, pallone, Genoa. E una convocazione che è stata solo sfiorata durante la passata stagione, con Gasperini in panchina. Pellegri debutta e segna durante un’amichevole infrasettimanale contro il Casale ma Gasp predica calma: “Non bruciamo le tappe…”. Idem, Ivan Juric. Che quest’anno se l’è portato in ritiro ma ha sempre sostenuto che ‘il ragazzo non è ancora pronto’. Dove? Forse nella ‘forza’, soprattutto in fase conclusiva. "Gli manca la frustata finale" sussurrano. Ma tempo al tempo, perché Pietro sarà anche timido e riservato ma ha già le idee ben chiare, come dimostra la sua fame di arrivare. Su di lui hanno già messo gli occhi tante big come City, Juventus, Inter e Milan, disposte a spendere tanto per averlo. Ma il Genoa resiste, il Genoa è la sua promessa d’amore. Contro il Torino il debutto in prima squadra, per un sogno (suo e di papà Marco!) che finalmente si è realizzato.