Chievo, Dainelli: "Infortunio superato. Birsa..."

Serie A
Dario Dainelli, difensore del Chievo Verona (Getty)
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Finalmente la luce, dopo il buio dell'infortunio: "Ma non ho mai pensato di smettere!". Ecco le parole dell'ex difensore della Fiorentina in conferenza

Prima il lungo stop, ora la ripresa. 2016 a due volti per Dario Dainelli, centrale difensivo del Chievo Verona. 37 anni e non si ferma, la voglia di giocare c'è ancora. Soprattutto dopo la rottura del crociato arrivata l'anno scorso, durante un'amichevole: "Non ho mai pensato di smettere dopo l'infortunio, ero a 399 gare in Serie A e volevo continuare, era il mio obiettivo. Non sapevo come sarei tornato ed era un po' la mia paura, ma il desiderio di tornare a buoni livelli mi ha aiutato sia nel recupero che nelle prime partite dopo l'infortunio". La conferenza

Un bell'inizio da protagonista - "La seconda parte del 2016 è andata bene, l'anno precedente me la son vista brutta con l'infortunio! Ora ho recuperato, sono soddisfatto". Prossima partita contro l'Atalanta, la rivelazione del campionato. Partita difficile per Dainelli&co: "Come con la Samp, sono partite in cui hai tanta voglia di giocare perché sono squadre alla tua portata, che stanno facendo un ottimo campionato. L'Atalanta sta facendo benissimo dopo una partenza difficile, ha fatto una serie di risultati utili consecutivi increbile, è arrivata nelle primissime posizioni di classifica e sarà molto interessante confrontarci con loro". Qualche differenza c'è: "Ci sono tanti giovani interessanti, loro hanno l'entusiasmo e la freschezza che ti dà l'età. Noi metteremo in campo le qualità che ti può dare l'esperienza".

 

 

 

Mercato&difesa - "E' un po' complicato parlarne, sappiamo quanto può essere affascinante un cambio ma è anche importante l'equilibrio dello spogliatoio. Preferiamo che ne parlino gli altri". Chievo, squadra solida in difesa. Parola di Dainelli, al Chievo dal 2012: "La solidità difensiva dipende da tante variabili, come l'aiuto che arriva da centrocampo e attacco. Dipende anche dalla voglia di non prendere gol e di aiutarsi gli uni con gli altri. Un attaccante di Serie A una qualità migliore della tua ce l'ha sempre, quindi è importante agire di reparto e sapere che il compagno c'è, specie quando l'avversario ti supera in una di queste qualità. E' normale che fanno la differenza anche l'esperienza e il modo in cui lo staff tecnico ci aiuta a preparare le partite. Ci sono tante componenti, ma l'aspetto mentale è tra le più importanti".

Occhio all'Atalanta - "So come gioca Gasperini, l'ho avuto al Genoa. Noi in questa settimana prepareremo la partita come facciamo sempre, cercando di identificare quegli aspetti che possono essere un loro punto di forza ma anche una debolezza che possiamo sfruttare". E Petagna? Una delle sorprese di questa Atalanta: "Ha tante qualità, sia tecniche che fisiche. Non sarà facile fermarlo, servirà l'aiuto di tutto il reparto. Giocando in casa, speriamo che questo incida positivamente sulla nostra prova come è successo nelle ultime partite".

Birsa e la Cina - Insidia cinese per il centrocampista, Dainelli commenta così: "E' uscita questa voce sì, gli abbiamo fatto qualche battutina. Io spero tanto che rimanga. Nello spogliatoio gli facciamo delle battute più per scoraggiarlo ad andare lì che per incoraggiarlo a partire!"