Genoa, Juric: "Preziosi non mi rimprovera nulla"

Serie A
Ivan Juric, allenatore del Genoa (Getty)
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I rossoblù tornano a fare punti dopo sette sconfitte consecutive. "Il presidente arrabbiato? Non abbiamo mai avuto una discussione di quelle che meritano davvero. Stiamo solo analizzando la situazione", ha detto l'allenatore al termine di un lungo colloquio con Preziosi

Torna a fare punti ma non va oltre il pareggio il Genoa di Ivan Juric, che contro la sua ex squadra pareggia con il risultato di 2-2. Per due volte la formazione ligure passa in vantaggio (con Simeone e con Ocampos), per due volte il Crotone pareggia con Ceccherini e Ferrari. Un punto conquistato dopo due sconfitte pesanti, che permette così ai rossoblù di raggiungere quota 24 punti in classifica. Dopo un lungo colloquio con il presidente Preziosi nello spogliatoio, Juric ha parlato così della sua situazione e della condizione della squadra: "Fino alla partita con la Juve eravamo alla seconda difesa del campionato - ha detto l’allenatore ai microfoni di Sky Sport - la mia analisi è che facevano grandi partite anche quando perdevamo - tipo contro l'Inter - giocavamo un ottimo calcio con intensità e tutto andava per il verso giusto. Credo che avremmo meritato molti punti in più, poi abbiamo completamente perso sicurezza. Non giochiamo più bene, siamo disattenti  e anche oggi abbiamo preso due gol uguali su calci piazzati come ci era già successo contro il Palermo. Quando si prendono gol così non è mai facile".  

"Preziosi arrabbiato? No" - "Ho parlato con il presidente ma non è stato nulla di clamoroso, discutevamo sul centrocampo perché adesso che abbiamo Rigoni infortunato e Cataldi squalificato ci rimane un solo giocatore a disposizione e dobbiamo inventarci qualcosa. Ntcham ha avuto problemi fisici. Non so che dire, ora devo lavorare per ritrovare compattezza e la mia intenzione è sempre solo quella di dare battaglia a tutti, cercare di trovare solidità e di migliorare situazioni come i piazzati su cui abbiamo perso sicurezze. Dicono che Preziosi sia arrabbiato ma lui a me non ha rimproverato niente finora, non abbiamo mai avuto una discussione di quelle che meritano davvero. Stiamo solo analizzando la situazione. Non credo che il tipo di gioco che voglio io sia dispendioso, guardando i dati non si direbbe; è chiaro che quando succedono certe cose tra infortuni e altri problemi tutto cambia e il gioco viene meno perché si fa più fatica a svilupparlo".

"Serve calma"
- "Certe situazioni venivano date per scontate ma abbiamo fatto dei passi indietro poi abbiamo anche avuto tante partite in pochi giorni dove non abbiamo potuto lavorare tanto. Ci serve solo calma per poter ritrovare noi stessi, così potremo ripartire e far vedere ancora quello che abbiamo mostrato nel girone d'andata. La settimana che abbiamo affrontato l'Inter è stata devastante perché in mezz'ora potevamo fare tre gol e invece alla fine abbiamo perso, poi c'è stata la batosta contro il Palermo - disattenti sui piazzati abbiamo buttato all’aria una grandissima prestazione. E poi abbiamo trovato il Torino andando molte volte vicino al gol ma ancora una volta abbiamo perso. E’ normale che poi si accumuli la sfiducia ma io dentro di me ero soddisfatto per quello che avevo visto dal punto di vista del gioco. Da gennaio non posso più essere soddisfatto. Vorrei recuperare le forze e la solidità della squadra".