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Sassuolo, Aquilani: "Mai abbassare la guardia"

Serie A
Alberto Aquilani, centrocampista del Sassuolo (Getty)

A quattro giorni dalla sfida ai bianconeri, l’ex bianconero ha parlato così in conferenza stampa: "Juve squadra diversa da quando c’ero io ma già allora si vedeva che c’erano le basi per un futuro roseo"

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Una bella vittoria contro il Pescara ormai alle spalle e un’altra gara importante contro la Juventus i programma domenica, al Mapei Stadium. Settimana importante per il Sassuolo di Eusebio di Francesco, che insieme ai suoi ragazzi continua a lavorare per preparare al meglio il prossimo impegno casalingo. C’è grande attesa per il confronto con la squadra di Allegri, i neroverdi vogliono confermare la crescita mostrata nelle ultime gare e mettere così in difficoltà la capolista. Non solo Matri e Peluso, domenica anche Alberto Aquilani si ritroverà contro il suo passato; una sola stagione a Torino, prima del passaggio al Milan e alla Fiorentina. Così, in conferenza stampa, il calciatore ha parlato del match con la Juve e non solo.

Il passato alla Juventus -
"I bianconeri sono molto diversi da quando io ero a Torino - ha iniziato dicendo Aquilani - ora lo stadio gli dà qualcosa in più, ma a parte questo la squadra si è strutturata bene negli anni anche se già quando c’ero io si vedeva che c’erano le basi per un futuro roseo. I primi sei mesi in bianconero per me andarono molto bene. Poi però le cose sono cambiate e alla fine abbiamo fatto scelte diverse. Comunque ormai è un discorso passato. Domenica i campioni in carica da 5 anni vengono a giocare qui e c’è poco da dire, noi dovremo dare il massimo, tutto quello che abbiamo. Comunque giochi la Juve è forte, ha giocatori molto importanti. Le scelte dell’allenatore sul modulo, poi sono solo una cosa in più".

Gli obiettivi per il futuro -
Da una società del passato ad un’altra, più recente: "Pescara? Meglio non parlarne più, ormai è passato e ora sono un giocatore del Sassuolo. Qui l’ambientamento ormai è già una cosa già superata e anche in maniera semplice, lo staff ed i compagni mi hanno fatto sentire subito a casa. Adesso abbiamo vinto due partite difficili anche se potevano non sembrarlo ma vi assicuro che lo erano. Ora però non fermiamoci perché serve ancora tanto. Non dobbiamo abbassare la guardia, è pericoloso perché nel calcio non si sa mai. Bisogna mantenere un distacco importante su chi sta dietro. Senza vincere queste partite poteva essere pericoloso, non possiamo rallentare. Il Sassuolo deve pensare di potere stare più in alto. Dobbiamo pensare di partita in partita, poi vedremo a che punto saremo in classifica alla fine".