L'Atalanta di Gasp: "Io, i giovani e l'Europa"

Serie A
Giampiero Gasperini, allenatore dell'Atalanta (getty)

Gasperini si racconta a 360°: "Questa Atalanta è per certi versi la squadra migliore che io abbia allenato". L'Europa chiama: "Mi sono qualificato già una volta ma non me l'hanno fatta giocare, sarebbe fantastico arrivarci". Sull'addio di Gagliardini: "Mi auguravo sarebbe andato all'Inter"

Ahh, come gioca l’Atalanta. In quanti l’avranno pensato, in quanti lo pensano ancora oggi. Il merito? Tutto suo, di Giampiero Gasperini: “Per certi versi è la migliore squadra che ho allenato”. A Bergamo, Gasp ha trovato una nuova dimensione, dopo aver lasciato una pesante eredità a Genova. Giovani, giovani e ancora giovani: credo vincente, soprattutto in questa stagione. Nell’ultima giornata in campo due classe 1999 fatti in casa, Bastoni e Melegoni, già un record a livello internazionale. Dei suoi babies, degli obiettivi stagionali e dell’avventura in nerazzurro Gasperini ha parlato a Sky Sport.

Voglia d’Europa - Pensando a un obiettivo così importante, gli si illuminano gli occhi: “Se ho voglia? Molta, davvero. L’ho raggiunta qualche volta con il Genoa e l’ultima volta non l’ho potuta giocare. Sarebbe fantastico per me arrivarci con l’Atalanta. Da Torino in sum passando per Fiorentina, Milan, Lazio e Inter ci sono partite difficili, ma già il fatto di essere a questo punto dopo 21 giornate vuol dire che abbiamo fatto qualcosa di buono anche noi. Col Toro gara già decisiva? Per certi versi lo è, anche se ci arriviamo con un buon vantaggio. Per loro sicuramente è una delle ultime carte da giocare, perché recuperare punti a squadre importanti è davvero difficile”.

Da Bastoni a Gagliardini - Ho detto a Caldara di tenerlo d’occhio Alessandro, quasi dimenticandomi che anche lui è un 1995; si passano quasi cinque anni, comunque, e non è poco. Bastoni è un difensore per personalità e sicurezza che già oggi ha pochi risvolti come esempi: ce ne sono tanti di forti a livelli più alti ma ha una personalità e una sicurezza tecnica che pochi in Italia possono vantare. È anche nel giro delle nazionali Under, gioca sotto età e comunque deve ancora svilupparsi fisicamente; è ancora indietro sotto questo aspetto, ma ha abilità atletiche notevoli, unite a tecnica e visione di gioco importanti. Se mi aspettavo Gagliardini all’Inter così presto? Me lo auguravo, ci speravo fortemente e questo è un grande merito suo. L’ultimo giorno prima di andare via gli ho detto di andare all’Inter e non sentirsi un giovane, ma giocare con personalità, come faceva qui. E la personalità e sicurezza con cui ha giocato ha chiarito da subito di che pasta sia fatto. Ha spaccato”.

Top11 - Quale la squadra di esordienti più forti lanciati da Gasperini? Lo racconta lui stesso: “Perin in porta ovviamente; in difesa Caldara, Bastoni e Izzo; a centrocampo Sturaro, Gagliardini, Mandragora e Crisicito. Davanti? El Shaarawy, Petagna e direi Palladino. Se l’Atalanta è la miglior squadra che ho allenato fino a oggi? Per certi versi sì, ho avuto la fortuna di allenare tanti giocatori importanti però questa globalmente, per quello che sta dimostrando, è una sorpresa superiore alle precedenti”.