Napoli, Sarri: "A Madrid servirà faccia tosta"

Serie A
Maurizio Sarri, allenatore del Napoli (Getty)

Al termine della gara contro il Genoa l'allenatore ha commentato così risultato e prestazione: "Partita sofferta fino a quando il Genoa ha avuto la forza di tenere la palla alta, ci hanno costretti a sbagliare molto. Mertens è un centravanti vero. Il Real? Abbiamo la sensazione di stare bene fisicamente e mentalmente"

Nell’ultima gara prima del grande appuntamento del Santiago Bernabéu contro il Real Madrid, il Napoli sconfigge il Genoa al San Paolo. La gara contro i rossoblù termina 2-0, per la formazione di Maurizio Sarri segnano Zielinski al 50’ e Giaccherini al 68’. Dopo sette partite consecutive gli azzurri chiudono la gara senza prendere gol e si preparano così nel modo migliore al primo match degli ottavi di Champions League contro la squadra di Zidane. Napoli che sale così a 51 punti in classifica e che nel prossimo match di Serie A affronterà il Chievo. Soddisfatto del risultato anche Maurizio Sarri, che ai microfoni di Sky Sport ha analizzato così la prestazione dei suoi ragazzi nel post gara.

Sulla partita -
"Abbiamo fatto una partita sofferta fino a quando il Genoa ha avuto la forza di tenere la palla alta, ci hanno fatto sbagliare molto e abbiamo faticato. Soltanto negli ultimi 15 minuti del primo tempo siamo riusciti a trovare le basi per vincere. Nel secondo tempo poi abbiamo creato tanto e concesso niente, i ragazzi hanno fatto una partita seria e matura. Abbiamo capito quando era il momento di attaccare con un giocatore in meno. Ora c’è il Real Madrid, in questo momento abbiamo la sensazione di stare bene mentalmente e fisicamente in partita come in allenamento. Poi è chiaro che affrontiamo i campioni del mondo e non sappiamo se siamo in grado di poterci giocare contro, bisogna andare lì anche con un pizzico di timore per provare a giocare a viso aperto ma con attenzione e applicazione - se poi però si fa una partita troppo timorosa contro certe squadre si rischia di finire male. Dobbiamo andare a vedere a che punto siamo e capire così quello che possiamo fare".

Su Mertens - "Mertens? È un giocatore che se comincia a venire fuori per giocare con la squadra prima o poi la giocata la trova sempre, in certi momenti può esaltarsi e trascinare anche i compagni. E’ così, è chiaro che anche io preferisco che mi risolva le partite però nel momento in cui si esalta si scorda tutto e in 15-20 minuti a partita può segnare più di un gol; è un ragazzo che si sta calando nella nuova realtà in maniera straordinaria. Se avessi un centravanti vero? Stiamo parlando di un ragazzo che in 12 partite ha fatto 16 gol tra campionato e Coppa, quindi l'attaccante centrale l’ha fatto lui; ha fatto numeri impressionanti ed è inevitabile che io debba tenere conto anche di questo. Anche da esterno può risolvere le partite come è successo l'anno scorso, anche quando giocava poco portava comunque punti".

Sulla sfida al Real Madrid - "Questo nuovo ruolo per Dries è una scoperta recente e se dovesse continuare su questi livelli forse per il bene di tutti dovrebbe stare nella posizione di centravanti vero. Nell'intervallo ho detto ai ragazzi che dovevamo fare di più e che solo negli ultimi minuti stavo vedendo quello che volevo anche senza palla; e poi ho detto a Mertens che doveva iniziare a tirarsi fuori per giocare con la squadra, a Insigne ho detto di andare a giocare vicino a Mertens perché volevo fuori Hamsik così da aprire tutti gli spazi di verticalizzazione. Come mi presento al Bernabéu? Penso sia una di quelle partite che si possono giocare solo con attenzione, applicazione e faccia tosta, con la presunzione di andare almeno a vedere chi siamo", ha concluso Sarri.