Torino, esami per Obi. A parte Avelar e Castan

Serie A
Torino in allenamento dopo la vittoria per 5-3 contro il Pescara (torinofc.it)

I granata tornano in campo dopo il 5-3 rifilato al Pescara. Causa problemi al flessore, Obi sarà sottoposto a esami strumentali. A parte si sono allenati Avelar e Castan, mentre Rossettini e Carlao continuano il loro iter riabilitativo

Con il 5-3 contro il Pescara, il Torino ha messo fine a una settimana di fuoco, tra contestazioni e problemi di campo. I cinque gol rifilati agli abruzzesi non scacciano però definitivamente la “crisi psicologica” di cui Mihajlovic ha diffusamente parlato negli ultimi giorni: i tre gol presi nel finale sono un dato chiaro che conferma la mancanza di una reale continuità. Se non altro, però, i tre punti - che mancavano dal 22 dicembre - permettono ai granata di tirare un sospiro di sollievo e di ripartire all’inseguimento di una zona Europa che è ormai lontana dieci punti. Missione difficile, ma non impossibile.

Obi ko - Questa mattina il Torino si è allenato sul campo secondario, con i tifosi a bordocampo per assistere da vicino alla partita in famiglia tra una selezione della prima squadra contro una formazione del vivaio. Seduta di scarico per i calciatori protagonisti della vittoria sul Pescara, lavoro in palestra - causa raffreddore - per Valdifiori. Programma specifico per Avelar e Castan, mentre Carlao e Rossettini hanno proseguito la loro tabella riabilitativa. Obi, uscito domenica per un problema ai flessori della coscia sinistra, verrà sottoposto ad esami strumentali nei prossimi giorni.

La prima di Lukic - Il giovane centrocampista serbo ha giocato contro il Pescara la sua prima gara da titolare in Serie A: “È la prima volta che facevo il titolare - ha raccontato dopo la gara - Più passava il tempo, più mi sentivo sicuro, e ho fatto quello che mi chiedeva il mister. La sostituzione? Vanno rispettate le scelte dell’allenatore, sa lui cosa bisogna fare. Forse ha optato per il cambio per l’ammonizione che avevo subito”. Pochi dubbi sull’ambientamento: “Sono arrivato qui a 19 anni, mi era stato detto che ci sarebbe voluto del tempo prima di scendere in campo. Ho aspettato la mia occasione, lavorando duramente, in ogni allenamento. Il campionato italiano è molto diverso da quello serbo, non ci sono partite facili. Poco per volta, voglio continuare a crescere, imparando a conoscere sempre di più la Serie A. Mi piace tanto stare nel Torino”, ha concluso Lukic.