Altra sconfitta per i bianconeri, continua il periodo negativo. E Delneri corre ai ripari: allenamenti doppi fino alla sfida contro la Juventus (che sarà sold out), cene di gruppo con tutta la squadra e giovedì prevista amichevole con la Primavera
Periodo nero che più nero non si può. Udinese, che succede? Pochi gol, nessun successo, altra sconfitta domenica scorsa contro la Lazio, un trend negativo che dura da diverso tempo. Delneri non sa più che fare. Anche i suoi attaccanti - Zapata in primis - non segnano più: il colombiano addirittura dal 13 dicembre contro l'Atalanta, più di due mesi senza reti. Occorre cambiare rotta, la squadra ha vinto una sola volta (contro il Milan) nelle ultime nove gare. Adesso la Juventus in casa per invertire subito la rotta. E Delneri programma la settimana.
Il programma della settimana - Fino a venerdì, infatti, ci sarà un programma di doppie sedute unito ad un'amichevole contro la Primavera (giovedì 2 marzo). Poi cene di gruppo con tutta la squadra per cementare la squadra, utili a compattarsi dopo il periodo no. Riguardo la formazione qualche dubbio: Halfredsson e De Paul rientreranno dalla squalifica e Delneri dovrà decidere. Contro la Juventus, stavolta, non si può proprio sbagliare. Bianconeri a caccia della vittoria perduta davanti a una Dacia Arena che sarà sold out. A comunicarlo è lo stesso club friulano con una nota ufficiale pubblicata sul sito: "Per la terza volta nella sua storia - si legge - la Dacia Arena registra il sold-out. La gara tra Udinese e Juventus ha registrato il tutto esaurito dopo poche ore dall'inizio della vendita libera: si tratta della seconda occasione in cui lo stadio raggiunge l'intera capienza contro la formazione di Allegri dopo quella del 17 gennaio 2016. L'ultimo match sold-out è stato Udinese-Milan dello scorso 29 gennaio".
Pozzo: "Pairetto non dovrebbe più arbitrare" - Dopo mesi di silenzio, Gianpaolo Pozzo torna a parlare alla tv ufficiale del club. Il motivo? L'arbitraggio contro la Lazio e la prestazione di Luca Pairetto, direttore di gare per la sfida dell'Olimpico. Queste le sue parole: "A titolo personale e da primo tifoso dell’Udineseesprimo il mio disappunto per quello che vedo, e non è il primo anno, ho fatto trent’anni di calcio prima di lasciare da due a questa parte in mano ai miei figli. Per me è illogico che il calcio non si avvalga della tecnologia, è un mezzo semplice per aiutare l’arbitro nei momenti cruciali come nel caso di un rigore che ha un significato determinante, può compromettere una partita. Credo che anche gli arbitri vogliano togliersi di dosso la responsabilità dell’errore umano. Spero che la moviola sia messa in pratica e termini questa tortura. Non ho mai mollato, ho discusso in Federazione almeno 7-8 anni e alla fine, dopo i nostri investimenti di tanti anni fa, sono stati bravi a far digerire almeno la goal line technology, adesso aspettiamo l’avvento della Var. Spero che dal prossimo anno sia messa in funzione, è più economica di tutti questi addizionali, che non risolvono i dubbi e problemi. Devo dire che in trent’anni di calcio è il caso peggiore. Sia l’arbitro che l’addizionale hanno responsabilità, ma non mi è piaciuta in generale la direzione troppo casalinga. In occasione del rigore l’arbitro è a due passi, l’addizionale è di fronte: non trovo giustificazione. O dobbiamo dire che è incapace, o peggio disonesto. Per me non dovrebbero arbitrare più“.