Il presidente granata ha parlato dell'attaccante azzurro: "Qui potrebbe consolidarsi, i 100 milioni non credo arriveranno". Sul futuro: "Vogliamo finire la stagione con il record di punti. Mercato? Cerchiamo giovani di grande prospettiva"
Il Torino lavora già in vista della prossima stagione ed è deciso a concludere al meglio quella in corso. L’obiettivo, ora che l’Europa è sfumata, resta il record di punti, ampiamente alla portata per la squadra di Mihajlovic, grazie anche alla straordinaria forma di Andrea Belotti, capocannoniere del campionato (insieme a Dzeko). Proprio del futuro dell’attaccante azzurro ha parlato Urbano Cairo, presidente granata: “Con il ragazzo abbiamo messo la clausola a 100 milioni per l’estero: se arrivasse una squadra italiana con quella cifra la società potrebbe dire di no, qualora l’offerta giungesse dall’estero ma Belotti dicesse di no allora noi ovviamente tratterremmo il giocatore. Io credo che Belotti farebbe bene a rimanere, a fare con noi il prossimo anno e spero ancora altri perché potrebbe consolidarsi. Sta facendo un grandissimo campionato. Credo faccia bene a restare e poi 100 milioni sono una cifra enorme che non credo arriverà, quindi io il giocatore lo vorrei tenere. Una squadra con lui e con gli innesti giusti potrà fare una gran Serie A il prossimo anno”.
"Stiamo lavorando bene"
Sul capitano granata, così si è espresso Cairo: “Complimenti a lui, che anche quando va in Under 21 si scatena e, come minimo, fa sempre gol: è un nostro giovane con un potenziale incredibile e faremo delle grandi cose insieme”. Sull’operato della società: “Stiamo lavorando bene, anche se tutto si può ovviamente migliorare. Da quando ho preso in mano il Toro, nella brutta estate del fallimento, il club è rinato. E abbiamo fatto anche delle belle cose: l’Europa League con la vittoria al San Mames, il settimo posto e tanto altro”. Un commento, poi, sulla stagione in corso: “Siamo ancora in lizza per fare il record di punti, che è un obiettivo che ci siamo dati con la squadra e mister Mihajlovic. Poi non va dimenticato che abbiamo realizzato 56 gol e con la Coppa Italia arriviamo a 65: direi niente male. Abbiamo una squadra fatta di giovani di grande prospettiva con cui si possono fare cose buonissime. Alcuni sono già affermati, come Benassi, Belotti, Baselli, Zappacosta, Ljajic, Iago Falque, altri sono giovanissimi e hanno esordito quest’anno, vedi Lukic, Barreca e Boyé. Peccato perché quest’anno eravamo partiti molto bene, poi ci siamo un po’ persi”.
Futuro e politica dirigenziale
“Abbiamo cambiato il nostro modo di fare calcio: non più giocatori con un bel nome ma che il meglio lo avevano già dato, ora andiamo a cercare di prendere prevalentemente giovani di prospettiva e con voglia di fare”, ha continuato Cairo. "Recentemente abbiamo acquistato Lyanco, classe ‘97, che ci è costato anche molto: avrà un avvenire molto importante. Prenderemo Bonifazi, che sta facendo benissimo alla Spal; abbiamo preso un portierone di 2,02 metri, Milinkovic-Savic, già soprannominato il 'Donnarumma serbo' che in Polonia sta già facendo benissimo, dato che la sua squadra è prima in classifica”, ha concluso.