Con i gol nel primo tempo di Fazio e Salah e il 24esimo gol in campionato di Dzeko nella ripresa, la squadra di Spalletti liquida senza problemi la pratica Bologna e torna a meno 6 dalla Juventus. A inizio ripresa palo di Di Francesco sul punteggio di 2-0, nel finale standing ovation dello stadio per l'ingresso in campo di Totti
BOLOGNA-ROMA 0-3
(26' Fazio, 41' Salah, 74' Dzeko)
Con il minimo sforzo e una prova più intelligente che di qualità, la Roma torna da Bologna con una vittoria fondamentale per dimenticare il derby di Coppa Italia e poter sperare ancora in una disperata rincorsa alla vetta della classifica occupata della Juventus. Che ora, dopo questo 0-3 del Dall'Ara, torna ad avere solo 6 lunghezze di vantaggio sulla banda Spalletti e per questo dovrà ancora continuare a correre in attesa dello scontro diretto dell'Olimpico del 14 maggio. Troppo forte questa Roma per un Bologna dagli evidenti limiti sia caratteriali che tecnici, ma che almeno a inizio ripresa ha provato con maggiore convinzione a mettere in difficoltà la difesa giallorossa. Un paio di accelerazioni di Di Francesco, un palo dello stesso figlio dell'allenatore del Sassuolo, ma nulla di più. Prima, e dopo, una Roma concreta e cinica, capace di passare in vantaggio alla prima occasione con Fazio su calcio d'angolo e poi di raddoppiare sul finire del primo tempo con Salah. Nella ripresa minimo sforzo e controllo massimo, qualche ripartenza fino all'immancabile gol di Dzeko, capace di realizzare 11 reti nelle ultime 11 presenze in Serie A. Il derby oramai è lontano, l'obiettivo resta solo la Juventus.
Roma, 3 tiri 2 gol
Più che un 4-3-3, quello disegnato da Donadoni è un 4-5-1 che inizialmente prova a mettere pressione ai difensori della Roma ma poi si chiude rapidamente ogni qual volta i giocatori di Spalletti riescono a superare la metà campo avversaria. Almeno nei primi 20 minuti la tattica del Bologna porta i suoi frutti, con la Roma che non riesce a costruire gioco e i rossoblu che grazie soprattutto a un Verdi molto ispirato mettono in difficoltà in più di un'occasione la difesa guidata da Fazio e Manolas. Un lancio per Destro anticipato proprio sul più bello da Sczcesny, due cross tagliati sui quali Krejci per poco non arriva: nulla di eccezionale, ma pur sempre un avvertimento. Che la Roma coglie al volo, trovando alla prima vera sortita il gol dell'1-0. Lo segna l'onnipresente Fazio, puntuale nelle chiusure all'interno della propria area così come negli interventi in quella avversaria. Angolo da destra, De Rossi colpisce di testa ma la palla, deviata da un avverarsario, rimane a disposizione del gigante argentino che è il più lesto a intervenire e a scagliare un destro alle spalle di Mirante. Minimo sforzo, massimo risultato. Sbloccato il risultato la Roma comincia a giocare e a controllare il Bologna con maggiore tranquillità. Al Dall'Ara comunque fa caldo e i ritmi sono molto blandi e praticamente non succede più nulla fino al 41', quando Dzeko e Salah decidono che è arrivato il momento del 2-0. Verticalizzazione per il bosniaco che di prima, con un pregevole tocco sotto, premia la corsa dell'egiziano: Maietta è tagliato fuori, Masina non può nulla e Mirante si vede scavalcare da un facile pallonetto mancino. 5 tiri totali, 3 nello specchio, 2 gol. Il primo tempo, per la Roma, non poteva andare meglio.
Di Francesco ci prova, Edin segna, applausi per Totti
La ripresa ricomincia con Di Francesco in campo per Simone Verdi, vittima di un pestone nel finale del primo tempo. E con un Bologna subito pericoloso. Proprio il nuovo entrato dopo nemmeno 2 minuti riesce a trovare spazio sulla destra e a servire in mezzo all'area l'accorrente Dzemaili che colpisce di testa a botta sicura ma centra in pieno il corpo di Szczesny. Passano altri 3 minuti ed è sempre il figlio dell'allenatore del Sassuolo ad andare vicino al gol che riaprirebbe la partita con un destro in diagonale dall'interno dell'area che finisce sul palo prima di tornare in campo tra le braccia di Szczesny. L'obiettivo della Roma è fin troppo chiaro, gestire il vantaggio senza sprecare troppe energie, e l'atteggiamento dei giocatori giallorossi è sin troppo eloquente in questo senso. A fare la partita ora infatti è il Bologna, con la Roma che aspetta diligentemente e prova poi a ripartire appena conquista la palla, per la verità senza la necessaria cattiveria. La gara così sonnecchia tra qualche errore di troppo degli attaccanti e dei centrocampisti di Donadoni e la poca determinazione di quelli di Spalletti, che dopo 20 minuti toglie El Shaarawy e inserisce Perotti. E proprio la freschezza dell'argentino cambia nuovamente la partita. Perotti in contropiede è molto più ficcante dei suoi compagni e dopo un paio di conclusioni dal limite, a 15 minuti dalla fine, trova lo strappo che chiude definitivamente la gara: palla in verticale di Salah per Perotti che scatta in posizione regolare e si trova a tu per tu con Mirante, ma al posto di tirare serve Dzeko che lo seguiva a rimorchio per il più facile dei 24 gol segnati dal bosniaco in campionato. Nel finale c'è tempo solo per l'ingresso in campo di Totti, sottolineato da un lungo applauso del pubblico del Dall'Ara, perché non accade più nulla. Allora tutti a casa e Juve di nuovo a meno 6. Da qui alla fine la Roma deve vincerle tutte per poter continuare a sperare nella rimonta impossibile ai bianconeri. La prima è andata.