Chiesa: "Mio padre ha influenzato la mia carriera"

Serie A
Federico Chiesa, esterno della Fiorentina (Lapresse)

Figlio d’arte, protagonista con la Fiorentina e adesso il sogno azzurro con la Nazionale nel Mondiale Under 20. Federico si racconta a Fifa.com: "Esordio con la Juve? Una sensazione incredibile, mi auguro di lasciare il segno anche con l'Italia"

"Mio padre ha avuto una grande influenza sulla mia carriera fin qui, mi ha dato i consigli giusti al momento giusto", firmato Federico Chiesa. Il talento classe 1997 della Fiorentina (figlio di Enrico, ex attaccante tra le altre di Sampdoria, Parma, Fiorentina e Lazio) racconta in un’intervista rilasciata a Fifa.com il suo esordio in Serie A avvenuto contro la Juventus il 20 agosto del 2016: "L’allenatore mi ha informato appena un'ora prima della partita che avrei giocato e non sono riuscito a parlare con mio padre. E’ stata una sensazione incredibile debuttare contro i rivali di sempre della Fiorentina. Adesso mi sto godendo ogni singola partita, fin da quando ero bambino il mio sogno era affrontare le migliori squadre ed i migliori giocatori italiani", le parole di Chiesa.

"Mi auguro di lasciare il segno con l’Italia"

Il talento della Fiorentina che sarà tra i protagonisti del Mondiale Under 20 che si disputerà in Corea del Sud a fine maggio. "Mi auguro di lasciare il segno con l'Italia, per me sarà un grande onore e un'esperienza incredibile: andiamo in Corea del Sud per vincere la coppa del mondo under 20. Alberigo Evani è un grande allenatore, ha giocato un sacco di tornei a livello internazionale e ha la giusta esperienza per aiutare l’Italia a vincere questa competizione", ha affermato Federico Chiesa. Che poi ricorda un particolare su un suo ex allenatore, Kurt Hamrin: "Quando mi allenava sapevo molto poco della sua carriera. Avevo sei anni e conoscevo questa persona e quello che aveva fatto per il calcio. Ma guardando dalla prospettiva di oggi, è stato un onore essere allenato da lui", ha concluso il giovane talento della Fiorentina.