L’allenatore nerazzurro presenta la sfida del Franchi: "Tanto amaro in bocca dopo il pareggio con il Milan, adesso bisogna reagire con la Fiorentina. Serve concentrazione per 95', commessi errori che non ci appartengono"
"Nelle ultime gare ci è mancata la capacità di restare dentro la partita con concentrazione per tutti i 95 minuti. Il derby è stata una situazione talmente particolare che diventa difficile trovare cose che ci sono mancate, se non l'attenzione su due palle inattive. Quella è stata l'unica pecca. Chi ha giocato ha dato il massimo, dovevamo gestire meglio alcune ripartenze, poi abbiamo commesso errori che in passato non ci appartenevano e ora dobbiamo fare in modo che le nostre prestazioni diventino più complete e precise", parla così Stefano Pioli nel corso della conferenza stampa che presenta la sfida con la Fiorentina in programma sabato sera al Franchi con fischio d’inizio alle ore 20:45. "C'era tanto amaro in bocca dopo il derby, con la Fiorentina vogliamo reagire. In ottica Europa League non cambia nulla, però ora affronteremo tante squadre forti, dovremo essere in gran forma per batterle. Con il Milan abbiamo concesso troppa l’iniziativa, anche se poi la differenza l’hanno fatta i calci piazzati. Se il campionato finisse oggi non potremmo essere soddisfatti, ma fortunatamente da qui al 28 maggio possiamo fare tanto e spero che alla fine la classifica ci sorrida. Firenze può essere un bivio, la Fiorentina è la squadra nella qale ho giocato più a lungo, ho tanti ricordi. Sarà dura vincere lì, sarà una partita difficile", le parole dell’allenatore nerazzurro.
"Calo inaspettato. Gabigol? Dimostri di voler emergere"
"I giocatori non hanno dato sempre il 100%? A Crotone è vero, siamo noi gli artefici di quella sconfitta che ha segnato poi il nostro cammino. Credo che quando si perde o si pareggia non si debba però parlare di poco impegno a priori: si può sbagliare, ma bisogna sempre stare attenti a non ripetere quegli errori. Dopo quella partita magari ho detto cose incredibili negli spogliatoi e voi non lo sapete. Adesso meno parole e più fatti", ha proseguito Pioli. "Abbiamo avuto un calo inaspettato, non credo che il problema sia aver perso l'obiettivo Champions. Le incertezze sulle riconferme? Non hanno alcuna importanza le voci sul futuro mio o dei calciatori sul rendimento. Ognuno di noi è legato ai risultati, ma penso che la dirigenza faccia bilanci solamente alla fine: abbiamo fatto sei mesi di rincorsa estenuante, ora siamo un po' indietro ma possiamo migliorare ancora, il gap non è così ampio. Corsa all’Europa League? Da adesso in avanti ogni volta che non otterremo i tre punti saranno dei punti persi, sarebbe fondamentale uscire da Firenze con un successo", le parole dell’allenatore dell’Inter. Che poi ha parlato anche di Gabigol: "Deve dimostrare di voler emergere. Ho la fortuna di poter scegliere e c'è il rischio che qualcuno sia meno carico di altri. Non è facile gestire un gruppo così numeroso, a volte ci si mette anche la sfortuna. Miranda poco leader? Lui ha dimostrato quanto vale anche a livello di nazionale, bisogna ragionare come collettivo", ha concluso Pioli.