A poco meno di un mese dal closing, l'ex presidente rossonero è tornato a parla del momento della squadra: "Spero cambi la tattica, non che cambino gli uomini". Sul passaggio di proprietà, poi: "Sono stato costretto alla cessione del club, c'era bisogno di risorse che oggi non possono essere spese da una sola famiglia"
A poco meno di un mese dal closing che ha consegnato il Milan nelle mani della nuova dirigenza cinese, Silvio Berlusconi è tornato a parlare del momento che stanno vivendo i rossoneri, finiti in una mini-crisi di risultati che ancora non garantisce la partecipazione ai preliminari della prossima Europa League: “Sono sempre più un tifoso milanista e speriamo che cambino la formazione in campo, non negli uomini ma nella tattica”, ha detto l’ex presidente rossonero all’indomani della pesante sconfitta casalinga per 4-1 contro la Roma di Spalletti. “Se la squadra sente la mia mancanza? Non voglio esprimermi in nessun modo”, ha continuato Berlusconi: “Sapete che da quando sono entrati i soldi del petrolio nel calcio una squadra che vuole essere ai livelli del Milan ha bisogno di risorse che non possono essere spese da una sola famiglia. Infatti sono stato dolorosamente costretto a cedere il club (nelle mani dei cinesi, ndr)”.