La squadra di Gasperini domina il Milan, va in vantaggio con l'ottavo gol stagionale di Conti ma poi si fa raggiungere a 3 minuti dalla fine da un gol di Deulofeu, partito in posizione irregolare. Alla fine però è festa grande: grazie a questo punto i nerazzurri raggiungono infattu l'artimentica qualificazione in Europa League
ATALANTA-MILAN 1-1
44' Conti, 87' Deulofeu
Mancava solo l'aritmetica e alla fine è arrivata anche quella. L'Atalanta, con pieno merito, torna in Europa al termine di 36 giornate giocate con una ferocia, un'intelligenza, un'applicazione e una qualità che raramente, tutte insieme, si sono viste in una squadra. Un autentico capolavoro quello dell'allenatore bergamasco, riuscito a mettere insieme un gruppo di giovani e bellissime speranze e regalargli quella sapienza e quella consapevolezza calcistica che di fatto ha fatto fare il salto di qualità alla sua squadra. Praticamente un solo passo falso, quello sciagurato 7-1 rimediato a San Siro contro l'Inter di Pioli, poi partite sempre all'altezza dei propri avversari, anche quando questi si chiamavano Juventus (bloccata in casa), Roma (battuta all'andata) e Napoli (superato sia all'andata che al ritorno). Anche oggi, contro il Milan, i ragazzi di Gasperini avrebbero meritato di vincere e sono stati raggiunti solo da una rete di Deulofeu, realizzata a 3 minuti dalla fine e viziata oltretutto da una posizione di fuorigioco. Poco male, alle fine a Bergamo è il tempo di far festa: l'Europa è raggiunta.
Le scelte
Dopo la pesante sconfitta contro la Roma, Montella decide di cambiare il suo Milan: difesa a 3, Montolivo regista e due punte in avanti, dove Lapadula vince l'eterno ballottaggio con Bacca. Gasperini, che prima della partita è a un solo punto dall'aritmetica qualificazione in Europa League, manda in campo Kessie al posto di Kurtic in mezzo al campo e Cristante nell'inedita posizione di trequartista atipico alle spalle della coppia Petagna-Gomez.
Pronti, partenza, pressing
Non passano nemmeno 30 secondi e già si capisce come le due squadre non potrebbero avere filosofia più differente tra loro. L'Atalanta è tutta furore agonistico e pressione asfissiante, con i giocatori di Gasperini che come al solito marcano a uomo i rispettivi avversari praticamente a tutto campo, in un gioco delle coppie tanto asfissiante quanto dispendioso. Cristante guarda da vicino Montolivo, Freuler sta attaccato a Suso, Kessie non fa respirare Pasalic e Masiello accorcia su Deulofeu anche quando lo spagnolo retrocede nella propria metà campo. Il Milan dal canto suo prova a fare la gara in maniera geometrica, aprendo il campo su De Sciglio a sinistra e Kucka a destra, ma una volta persa palla aspetta paziente arroccandosi davanti alla propria difesa.
Gomez vs Gomez
Il motore degli attacchi dell'Atalanta è sempre lui, Alejandro Gomez al secolo el 'Papu'. Parte come al solito dal centro sinistra e sfrutta il lavoro encomiabile di Petagna che tiene impegnati, da solo, Zapata e Romagnoli. A finire sulle tracce dello sgusciante argentino, dunque, è quasi sempre il suo omonimo uruguagio, Gustavo, che al 23' però non riesce a rimediare all'errore del compagno di squadra Kucka: il Papu non ci pensa un attimo e scaglia un destro dai 18 metri che Donnarumma non fatica a bloccare a terra. L'Atalanta continua a fare la partita, il Milan ha qualche sussulto d'orgoglio ma riesce a combinare molto poco nella metà campo avversaria. E allora sono sempre i rossoneri che rischiano di capitolare al 34', quando su un cross dalla sinistra Freuler trova Conti in mezzo all'area: De Sciglio ci mette il piede, l'esterno destro cade e protesta, ma Rocchi lascia continuare. Il tocco del difensore rossonero c'era, il rigore anche.
Conti, il terzino goleador
Alla fine del primo tempo ora mancano meno di dieci minuti, ma l'impressione è che l'Atalanta abbia ancora molto da dire. La squadra di Gasperini, come se fiutasse la crescente stanchezza degli avversari, decide di accelerare ancora di più i propri ritmi e di fatto finisce per spezzare letteralmente in due il Milan. Tutto in pochissimi minuti, il Diavolo sembra non accorgersi di nulla. Prima il Papu scappa tra Gomez e Zapata, raccoglie un assist alla Pirlo di Cristante ma si avvicina troppo a Donnarumma e lo centra al momento di tirare in porta; poi lo stesso fantasista argentino manda trova il corridorio giusto per Spinazzola che dalla sinistra entra in area e mette in mezzo, Donnarumma questa volta sbaglia e dopo aver provato la presa perde il pallone che rimbalza tra Zapata e Romagnoli: il più lesto di tutti è Conti, che si avventa come un falco e segna il suo gol numero 8 in campionato. Da non crederci. Impressionante. L'Atalanta, la sua mentalità, la sua poderosa forza fisica, la sua tecnica, la sua efficacia sotto porta. E il primo tempo si chiude così, con Gasperini in Europa League e Montella a ripensare alla sua squadra.
Secondo tempo, nuovo Milan
La ripresa comincia con gli stessi 22 in campo, ma con un Milan evidentemte scosso dalle parole e dalle indicazioni di Montella negli spogliatoi. Nemmeno 20 secondi e Pasalic, con uno dei suoi soliti inserimenti, va vicinissimo al pareggio mandando di poco a lato un cross tagliato dalla destra di Deulofeu. L'Atalanta risponde con Cristante e Gomez che impegnano Donnarumma in due parate a terra. Dopo 13 minuti Montella capisce che oltre a un nuovo atteggiamento il suo Milan ha bisogno anche di forze fresce e inserisce Bacca per un Kucka abbastanza spaesato nella sua inedita posizione di esterno destro di un centrocampo a 5. Per qualche minuto la mossa ha in suoi effetti, con l'Atalanta che, complice anche un po' di fisiologica stanchezza, retrocede di qualche metro il proprio baricentro e concede un maggior possesso palla ai rossoneri.
Molte punte per... nulla
In realà la reazione rossonera, anche con Bacca in campo, è più di nervosa che altro, perché dopo 5 minuti di forcing nei quali l'Atalanta va in sofferenza, senza peraltro subire praticamente nulla, Gasperini riorganizza i suoi levando Petagna e inserendo Kurtic al suo posto. La Dea ritrova distanze e tempi di gioco, sembra avere ancora più gambe dei rossoneri e ora appena può riparte per far male: è Kessie ad andare vicino al raddoppio al 21', ma il suo destro è deviato in angolo da Donnarumma. 10 minuti più tardi, invece, la palla buona arriva sul sinistro di Lapadula dopo un rimpallo in area, ma il tiro del centravanti rossonero trova pronto Berisha, bravo a bloccare il pallone a terra.
Deulofeu, ma la festa è nerazzurra
A questo punto, sotto di 1-0 a 5 minuti dalla fine, il Milan sarebbe raggiunto in classifica dalla Fiorentina al sesto posto, con la prospettiva di vedersi risucchiata anche dall'Inter, impegnata domenica in casa contro il Sassuolo. E allora, più con la forza della disperazione che altro, il Diavolo si butta in avanti e quasi per caso trova un pareggio che non meriterebbe più di tanto. Anche perché viziato da una posizione di fuorigioco. Lo segna il migliore dei rossoneri, Deulofeu, che dopo aver ricevuto in area quando era al di là di tutti i difensori bergamaschi è bravo a dribblare il ritorno di Conti ma poi fortunato a trovare la deviazione di Masiello che buca Berisha. Grande rammarico, ma poco male per Gasperini. Un punto era quello che serviva e alla fine è arrivato. All'Atleti Azzurri d'Italia scatta la festa ma nessuno gridi al miracolo: l'Europa non è mai stata così meritata.
Le curiosità statistiche della partita
-Terzo gol per Deulofeu in Serie A, il primo lontano da casa
-Il Milan ha fallito l'appuntamento con il gol nel primo tempo in tutte le ultime cinque partite di campionato
-Conti ha segnato in ognuna delle ultime tre presenze in Serie A - è la prima volta che ci riesce nel massimo campionato
-Conti è arrivato a 10 gol in Serie A, sommando anche i due della passata stagione.
-Andrea Conti è adesso il difensore che ha segnato più gol (8) in stagione nei 5 maggiori campionati europei.
-Riccardo Montolivo non giocava in Serie A da 223 giorni (l'ultima contro il Sassuolo a ottobre).