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#AskHamsik: "Porto Napoli nel cuore. E se vinciamo lo Scudetto..."

Serie A
Marek Hamsik, centrocampista e capitano del Napoli (getty)

Lo slovacco si è raccontato a 360º nel salotto social organizzato dal club: "Nedved e Zidane i miei idoli, superare Maradona sarebbe qualcosa di storico. Se vinciamo lo Scudetto? Mi tatuo Napoli sulla schiena. Spero prima o poi di farlo"

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Dieci anni di Napoli, ormai quasi una vita. Capitano e simbolo: Marek Hamsik è stato protagonista di un’altra stagione da incorniciare, l’ennesima da quando è arrivato in azzurro dal Brescia. Lo slovacco è intervenuto nella giornata di oggi sui canali società del club, rispondendo alle curiosità dei tanti tifosi del Napoli, che si sono uniti all’#AskHamsik. Ad aprire il simpatico salotto social una domanda sul suo numero di maglia: “Il numero che ho avuto fin da bambino è stato il 27, però a Brescia era occupato… così ho scelto il 17. Da lì è diventato il mio numero preferito, ce l’ho anche tatuato sulla pelle”, ha raccontato il centrocampista. Che poi ha parlato anche del gol più bello segnato in carriera: “Ne conservo due: quello segnato al Milan e quello fatto in Coppa Italia contro la Juventus”.

"Superare Maradona sarebbe qualcosa di storico"

Spazio anche per gli idoli d’infanzia di Hamsik: “Pavel Nedved il primo, soprattutto per la strada simile che abbiamo fatto; Zidane il secondo, per la sua classe”. Sull’essere capitano del Napoli: “E’ un’emozione e un onore che è difficile descrivere, perché questa è una città che vive solo di calcio quindi sono molto felice di esserne il capitano. Cosa mi piace di Napoli? Il mare, il caldo, la gente sorridente e il cibo: buonissimo. Dopo 10 anni sono ancora qua perché il Napoli mi è rimasto nel cuore”. Ora l’obiettivo è superare Maradona nei gol: “Sarebbe qualcosa di storico, così potrei fare ancora più parte della storia di questo club. Una promessa se dovessi vincere lo Scudetto con il Napoli: me lo tatuo sulla schiena, tanto ho spazio. Spero di averlo prima o poi sulla mia pelle”. Una domanda poi sul suo addio al calcio: “Quando sarà sicuramente tornerò a casa mia, è troppo tempo che sono fuori, tornerò a vivere con la mia famiglia”.