Sampdoria, Palombo: "Ritiro? Non mi sarei visto con un'altra maglia"

Serie A
Angelo Palombo (Foto: LaPresse)
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L'ex capitano della Sampdoria si è raccontato ai canali ufficiali dei bllucerchiati. Dai motivi dell'addio al suo nuovo ruolo, passando per i progetti futuri. Con la promessa, da vero capitano: "Continuerò a dare tutto per questi colori, come facevo in campo"

Quasi 36 anni e 459 partite giocate con la stessa maglia. Al punto tale da non sapersene più separare. Angelo Palombo ha deciso di chiudere la sua carriera da calciatore, forse anche prematuramente, per continuare a far parte della Sampdoria. "Avrei potuto giocare ancora uno o due anni, poi dipende dal fisico, ma non me la sono sentita. Non per mancanza di voglia, ma perché non mi saprei vedere con un'altra maglia addosso" ha confessato l’ex centrocampista al sito ufficiale della Samp. Che guarda con entusiasmo al futuro: "Si è chiuso un capitolo importante della mia carriera, ora se ne apre un altro. Sarà diverso, nuovo, ci sarà tanto da imparare. Ma era giunto il momento di pensare al futuro e mettersi a disposizione di allenatore e società, che mi hanno dato questa opportunità". Quindi, la promessa da vero capitano: "Darò tutto me stesso al servizio della squadra e dello staff. Spero di poter dare ancora tutto alla Samp, anche con queste nuove vesti".

Il nuovo rapporto con i compagni

Palombo ha spiegato come ha maturato l’intenzione di intraprendere questo percorso. "L'idea di provare a diventare allenatore è nata parlando col mister. I piani societari di oggi puntano sui giovani. Quindi era giunto il momento di fare qualcosa di nuovo, che ho sempre sognato. Da qui a dire che sono capace, chissà! Ma farò di tutto per far sì che questo sogno si avveri" ha detto l’ex capitano. Di certo, l’esperienza non gli manca, anche se sta notando tutte le differenze del caso: "Tutto ciò che ho fatto servirà fino a un certo punto: da giocatore le cose sono diverse rispetto a farle come allenatore. Poter lavorare in campo mi agevola un po', fino a ieri correvo con i miei compagni e adesso sono dall'altra parte; è simile ma non uguale. Il rapporto coi compagni, specialmente quelli che conosco meglio, non cambierà: basta un po' di intelligenza per capire modi e momenti di fare e dire cose. Spero di essere un punto di riferimento per loro, anche se qualcuno potrebbe aver dubbi vedendomi dall'altro lato. I più nuovi sapranno fidarsi di Angelo quando lo conosceranno".

L'addio silenzioso

Data l’importanza della sua carriera in blucerchiato, in molti si sono chiesti il perché di un ritiro senza annunci. Palombo ha sciolto anche questi dubbi: "L'addio è stato silenzioso perche ho deciso nelle ultime due settimane. Colgo l'occasione per salutare i nostri tifosi, vorrò fare comunque una partita e invitare tanta gente allo stadio per stare insieme un'ultima volta da calciatore, quindi non sarà un’uscita di scena così silenziosa".