Al San Paolo gli azzurri battono la squadra di Gasperini ribaltando l'iniziale svantaggio (gol di Cristante). Il Napoli vince grazie alle reti di Zielinski, Mertens e Rog. La squadra di Sarri sale a quota sei con Juve, Milan, Inter e Sampdoria
Napoli-Atalanta 3-1
15' Cristante (A), 56 Zielinski (N), 61' Mertens (N), 87' Rog (N)
Nello scorso campionato l'Atalanta aveva conquistato sei punti contro il Napoli. Statistica rimasta indigesta a Sarri nella super stagione 2016-2017, tabù sfatato nella notte del San Paolo. E per come si era messa, il non c'è due senza tre, poteva sembrare quasi un ineluttabile destino. E, invece, il Napoli sotto di un gol, non brillante come al solito, ha saputo soffrire, sacrificarsi, raschiare il fondo del barile e trovare le energie per ribaltare l'iniziale svantaggio. Merito a Sarri che ha sostituito Hamsik, non in grandissime condizioni, per Allan; piccola pecca nella gestione di gara di Gasperini che ha preferito togliere peso all'attacco sostituendo, a fine primo tempo, Petagna per far entrare un centrocampista, De Roon.
Napoli ingabbiato
Sarri cambia due uomini rispetto al match precedente di campionato. C'è Maggio come terzino destro per lo squalificato Hysaj, spazio a Zielinski al posto di Allan. Per quanto riguarda invece Gasperini, la formazione è quella annunciata. La gara si apre subito su ritmi molto elevati. Il Napoli prova a fare la sua solita gara con tanto possesso ma trova di fronte una squadra che fa altrettanto. L'Atalanta non ha paura e non arretra, gioca a viso aperto con le dovute attenzioni in fase di non possesso. La squadra di Gasperini gira velocemente la palla per trovare l'uomo libero alle spalle dei centrocampisti del Napoli che ha i reparti un po' più scollati rispetto al solito. Grossi pericoli non ce ne sono ma sugli sviluppi di un angolo Cristante salta più in alto di tutti e incrocia di testa senza lasciare scampo a Reina. Il Napoli accusa il colpo e prova a giocare più in verticale, la difesa dell'Atalanta non concede la profondità e Mertens fatica a girarsi per accelerare. Stessa cosa per Insigne al quale viene concesso di ricevere palla prima di subire una pressione asfissiante. Nel finale di primo tempo è sempre l'Atalanta ad insidiare Reina ma il Napoli riesce a portare a termine il primo tempo con un solo gol di svantaggio.
La mossa di Sarri, l'errore di Gasp
A inizio ripresa il Napoli sembra tutt'altra squadra, merito della scelta di Sarri di sostituire uno spento Hamsik per un più dinamico Allan ma anche, soprattutto, demerito dell'Atalanta con Gasperini che ha deciso di rinuncare a un attaccante come Petagna per inserire De Roon a rinfoltire il centrocampo. Scelta non indovinata: l'Atalanta ha abbassato il blocco e ha consentito al Napoli ciò che non gli aveva permesso durante il primo tempo, di prendere il possesso della metà campo in zona offensiva e schiacciare l'Atalanta verso la propria area di rigore. Vero è che il gol del pareggio è arrivato grazie a una fantastica giocata di Zielinski: stop di petto e conclusione al volo. Ma la rete del vantaggio è un'azione costruita in stile Napoli con tanto di triangolazione volante e conclusione di Mertens alle spalle di Berisha. Va dato merito all'Atalanta di aver, tuttavia, provato a pareggiare il match, ma il Napoli è andato in modalità gestione. Nonostante la non eccellente brillantezza di questa gara, la formazione di Sarri è riuscita a tenere a bada gli attacchi bergamaschi e a segnare anche il terzo gol in ripartenza con Rog e a conquistare tre punti preziosissimi per non perdere terreno dalle squadre a punteggio pieno.