Lazio, ripresa a Formello: Nani e Pedro Neto in gruppo
Serie AI biancocelesti riprendono gli allenamenti e il portoghese partecipa alla seduta insieme ai compagni: è reduce da un infortunio, corre verso la convocazione contro il Milan. Presente anche Pedro Neto
La Lazio corre veloce verso il Milan e riprende ad allenarsi nel centro sportivo di Formello. Tutti in campo alle 18 con una... notizia. Ovviamente buona: Luis Nani - esterno d'attacco portoghese preso negli ultimi giorni di mercato per sostituire Keita - ha svolto il primo allenamento coi compagni. Un'ora di corsa ed esercizi prima di lasciare il campo. L'ex Man United è reduce da un infortunio e le sue condizioni verranno monitorate giorno dopo giorno. Viaggia verso la convocazione contro il Milan, ma la sua condizione fisica è ancora lontana dalla forma ottimale. Out Felipe Anderson invece, il brasiliano sta svolgendo allenamenti personalizzati per poter recuperare dall'infortunio all'inguine. La sensazione, però, è che il problema sia più grave del previsto. Il rientro slittà a fine settembre/inizio ottobre.
C'è Pedro Neto, primo allenamento
Da un portoghese all'altro, anche lui a Formello: la Lazio "scopre" Pedro Neto, stellina del 2000 arrivata dal Braga grazie ai "consigli" di Jorge Mendes. Prima le visite in Paideia nell'ultimo giorno di mercato insieme all'altro acquisto, Bruno Jordao, oggi il primo allenamento. Corsetta, partitella, esercizi, qualche sorriso coi nuovi compagni. Neto farà parte della prima squadra, niente Primavera quindi. Un segnale forte, la società ci punta e vuole valorizzarlo. E Jordao? Ancora non si vede, in questi giorni è impegnato con l'U20 portoghese. Alcuni nazionali, invece, sono rientrati a Formello dopo aver esaurito gli impegni con le proprie selezioni: è il caso di de Vrij, Lulic, Lukaku, Marusic, Murgia e Palombi (questi ultimi hanno esordito con l'U21).
Murgia: "Inzaghi mi ha cresciuto"
Lui, la Lazio e l'esordio in U21. Che inizio per Murgia: "Fantastico". Dopo la vittoria contro la Slovenia, il centrocampista ha parlato così del suo impatto col grande calcio: "E' sempre un'emozione giocare per la Nazionale, una cosa che ti inorgoglisce, ogni partita per me è diversa, unica come la prima convocazione". Gol decisivo in Supercoppa: "Sembrava di essere dentro un sogno, per me che sono cresciuto con quella maglia fin da bambino. Ci ho messo qualche giorno a realizzare, ma voglio vederlo come un punto di partenza, voglio fare tante altre cose nella mia carriera. Il lavoro della Lazio e di Inzaghi, su di me come sugli altri giovani, è stato importantissimo. Il mister mi ha cresciuto, mi ha concesso questa occasione che mi sono sudato tanto. Lo devo ringraziare, ma preferisco farlo sul campo". Murgia non ha paura della tanta concorrenza: "E' stimolante, dobbiamo affrontare tre competizioni e ci vuole una rosa importante per centrare l'obiettivo stagionale, ovvero rimanare ai piani alti della classifica".